La Germania non rispetta la scadenza per il piano sociale sul clima – 5,3 miliardi a rischio!

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La Germania non ha rispettato la scadenza per i piani sociali sul clima, il che potrebbe comportare perdite miliardi dal fondo UE.

Deutschland hat den Fristablauf für Klimasozialpläne verpasst, was milliardenschwere Verluste aus dem EU-Fonds zur Folge haben könnte.
La Germania non ha rispettato la scadenza per i piani sociali sul clima, il che potrebbe comportare perdite miliardi dal fondo UE.

La Germania non rispetta la scadenza per il piano sociale sul clima – 5,3 miliardi a rischio!

Il termine per la presentazione dei piani nazionali clima-sociali alla Commissione europea è scaduto il 30 giugno 2025, una scadenza che la Germania non ha rispettato. Di conseguenza, la Germania potrebbe subire una perdita fino a 5,31 miliardi di euro dal nuovo fondo sociale per il clima dell’UE, come riporta [fr.de](https://www.fr.de/politik/merz-verpasst-klimasocialplan- Frist-deutschland-koennten-hohe-kosten-entlassen-zr-93808618.html). Un portavoce del Ministero federale dell'Ambiente ha spiegato che le proposte di finanziamento sono ancora in fase di elaborazione, mentre il governo federale nero-rosso non ha ancora presentato alcuna misura concreta a sostegno dei cittadini.

Il mancato rispetto della scadenza potrebbe avere conseguenze di vasta portata. Critici come il leader dei Verdi Felix Banaszak hanno messo in guardia dalle conseguenze significative in una lettera al cancelliere Friedrich Merz e al ministro delle finanze Lars Klingbeil. Il Fondo sociale per il clima dell’UE, che fa parte del prossimo sistema di scambio delle emissioni dell’UE ETS II, entrerà in vigore nel 2027 ed è destinato ad attutire le difficoltà sociali causate dai prezzi della CO₂. Il fondo ha il potenziale per fornire 7,1 miliardi di euro alla Germania, a condizione che venga fornito un contributo proprio di 1,77 miliardi di euro - un punto che finora non è chiaro.

Il Fondo Sociale per il Clima e i suoi obiettivi

Il Fondo sociale per il clima mira ad aiutare le famiglie colpite dalla tariffazione del carbonio, il che significa che sostiene misure per combattere la povertà energetica e di mobilità. Europarl.europa.eu sottolinea che l'UE prevede di adottare definizioni comuni di povertà energetica (famiglie senza accesso ai servizi energetici necessari) e povertà di mobilità (famiglie alle prese con costi di trasporto elevati o accesso limitato a trasporti a prezzi accessibili) per creare. Particolare attenzione è rivolta alle regioni remote o svantaggiate come le isole o le zone montane.

Per accedere alle risorse del Fondo, gli Stati membri devono sviluppare piani nazionali sul clima sociale. Questi piani devono basarsi su consultazioni a livello nazionale e includere tutte le misure previste per sostenere le famiglie a basso reddito, gli utenti dei trasporti e le microimprese. Climate.ec.europa.eu spiega che il piano per il clima sociale mira a fornire risposte adeguate alle sfide del cambiamento climatico attraverso investimenti nell'efficienza energetica, nella ristrutturazione degli edifici e nel sostegno a misure di mobilità a basse emissioni.

La sfida dell'implementazione

L’attuale governo federale si trova ora ad affrontare una sfida importante. Secondo i piani attuali, entro il 2026 sarebbero disponibili inizialmente 320 milioni di euro, a cui seguirebbero negli anni successivi circa 800 milioni di euro all’anno. 18 associazioni ambientaliste, climatiche e sociali hanno già contribuito con proposte per la rapida ristrutturazione dei settori dei trasporti e dell'edilizia, che comprendono investimenti nelle pompe di calore, l'espansione della mobilità elettrica e un biglietto sociale a livello nazionale.

Soprattutto, il tempo è essenziale: il vecchio governo a semaforo aveva già annunciato “soldi per il clima”, ma questo non è stato adeguatamente attuato. Il Fondo sociale per il clima rappresenta un grande passo avanti verso la giustizia sociale ed ecologica, ma ora è necessario sviluppare piani realizzabili per realizzare i benefici di una transizione giusta e socialmente accettabile.