Controlli e rifiuti di confine: il piano di Klingbeil per la migrazione scossa!
Controlli e rifiuti di confine: il piano di Klingbeil per la migrazione scossa!
Deutschland - In un attuale dibattito sulla politica di migrazione in Germania, Lars Klingbeil, il presidente dell'SPD, prevede un aumento significativo dei rifiuti ai limiti ai sensi del nuovo governo federale nero e rosso. Ciò è in contrasto con la precedente coalizione del semaforo. Secondo kn-ono rifiuti. Queste misure sono ancorate nell'accordo di coalizione, in base al quale Klingbeil sottolinea in particolare il coordinamento con i paesi europei vicini, che è essenziale per un efficace cambiamento di rotta.
Tuttavia,i sindacati della polizia sono scettici su questa previsione. Sven Hüber, vicepresidente dell'Unione di polizia (PIL), esprime preoccupazione per il fatto che l'aumento dei controlli di frontiera non ridurrà il numero di domande di asilo in Germania. È inoltre avvertito che per la continuazione sono necessari ulteriori personale e risorse finanziarie, ma la cui disposizione rimane incerta. Rainer Wendt, presidente dell'Unione di polizia tedesca (DPOLG), sottolinea che il richiedente asilo desiderato è associato a grandi sfide.
scetticismo e ottimismo in politica
Nonostante le preoccupazioni dei sindacati, ci sono voci all'interno dell'Unione che considerano un cambiamento di corso nella politica migratoria. Politici come Thorsten Frei (CDU) e Joachim Herrmann (CSU) sono fiduciosi e supportano gli ulteriori passi, che sono stati confermati anche da Friedrich Merz, presidente della CDU e cancelliere previsto. Merz ha affermato che il coordinamento con i paesi vicini è già in pieno svolgimento tramite controlli di frontiera.
Il contesto del dibattito sulla politica migratoria è completo e complesso, modellato da vari accordi nazionali ed europei. La migrazione è considerata un fenomeno transnazionale in cui i tentativi di controllo uno dei paesi target spesso non hanno molto successo. bp.de Mostra che bilaterali ed europei di cooperazione europei con gli Stati di origine e europeo. Acquisizione e outsourcing delle procedure di asilo.
Accordi di migrazione e bilaterali
La politica di migrazione tedesca era caratterizzata da vari accordi che esistono dagli anni '50. Prima di tutto, questi accordi riguardavano principalmente lavoratori ospiti da paesi come Italia e Grecia. Dagli anni '90, gli accordi di ritorno con paesi di origine sono stati conclusi dai richiedenti asilo nella speranza di ridurre il numero di applicazioni asilo.
La cooperazione con i paesi terzi è stata intensificata negli ultimi due decenni, con l'UE, ad esempio, nuovi accordi con Tunisia, Mauritania, Egitto e Libano заключила dal 2020. Queste partenariati non dovrebbero solo offrire il controllo della migrazione, ma anche gli incentivi finanziari per la cooperazione, ma finora sono rimasti dietro le aspettative.
Le discussioni in corso sulle procedure di asilo e i rimpatriati illustrano le sfide associate alla pretesa di controllare i flussi di migrazione. Nonostante il nuovo accordo, l'attuazione pratica rimane spesso complicata e caratterizzata da ostacoli burocratici. Il rispetto degli accordi richiede un partenariato continuo e l'impegno di tutti i paesi coinvolti.
Details | |
---|---|
Ort | Deutschland |
Quellen |