Peste suina africana: il primo caso nel Sauerland mette in pericolo il Münsterland!
Nel Münsterland è stato segnalato il primo caso di peste suina africana nei cinghiali. Le autorità stanno adottando misure di contenimento.

Peste suina africana: il primo caso nel Sauerland mette in pericolo il Münsterland!
Nel Nord Reno-Westfalia cresce il pericolo della peste suina africana (PSA) e gli amministratori dei comuni colpiti sono allarmati. Il 14 giugno 2025 un cinghiale è risultato positivo al virus della PSA nella popolazione curda del distretto di Olpe, più precisamente nel comune di Kirchhundem. Questo è il primo caso confermato di questa infezione virale altamente contagiosa nel Nord Reno-Westfalia Ufficio statale per la tutela dei consumatori e la nutrizione NRW comunica.
L'animale morto è stato scoperto da qualcuno autorizzato alla caccia e poi analizzato dal Friedrich Loeffler Institute (FLI). La ministra Silke Gorißen sottolinea l'urgenza delle misure per combattere la diffusione della malattia. Sono già state attivate misure di biosicurezza per proteggere la popolazione di cinghiali e l'agricoltura. Questi includono, tra le altre cose, la recinzione delle stalle e le serrature igieniche per persone e veicoli. Anche gli agricoltori della regione sono incoraggiati a seguire le linee guida pertinenti.
Paure e speranze nel Münsterland
Christoph Gerd-Holling, agricoltore locale di Everswinkel-Alverskirchen, è preoccupato per la situazione. Ha espresso il desiderio di aumentare la distanza tra le due comunità colpite per ridurre al minimo la probabilità di trasmissione del virus. La speranza nella regione è che il virus della PSA non penetri nel Münsterland causando così ulteriori danni. Il pericolo è reale perché il virus si trasmette sia attraverso il contatto diretto con animali infetti, sia per vie indirette, come veicoli o attrezzature da caccia.
La peste suina africana, rilevata per la prima volta in Germania nel Brandeburgo nel 2020, da allora si è diffusa continuamente in diversi Länder federali. Sebbene la malattia sia innocua per l’uomo, porta quasi sempre alla morte dei suini selvatici e domestici infetti. Gli ultimi rapporti sulla diffusione della PSA in Europa mostrano che la situazione rimane critica, soprattutto negli stati federali di Brandeburgo, Sassonia e Meclemburgo-Pomerania anteriore, dove recentemente si sono verificati focolai anche in suini allevati.
Sforzi congiunti per combattere
Per contrastare l’ulteriore diffusione della PSA, le autorità competenti collaborano strettamente. L'ufficio veterinario distrettuale di Olpe è intervenuto e ha implementato ulteriori misure per proteggersi da una possibile diffusione. Ciò include anche la creazione di una zona di restrizione attorno al luogo in cui è stato trovato il cinghiale infetto. Inoltre, un team di esperti epidemiologici della FLI supporterà le autorità locali per poter reagire in modo rapido ed efficiente a ulteriori sviluppi.
Gli allevatori non solo sono obbligati a rispettare le misure di biosicurezza, ma dovrebbero anche denunciare immediatamente i cinghiali trovati morti. Manifesti e materiale informativo sono già stati distribuiti nelle regioni per sensibilizzare sulla malattia e promuovere misure preventive. L'appassionato agricoltore Gerd-Holling e i suoi colleghi mostrano solidarietà nell'affrontare il virus e nei loro sforzi per proteggere la propria regione.
Le sfide sono grandi, ma con le giuste misure e il sostegno di tutte le persone coinvolte, la diffusione della PSA potrebbe essere fermata. Anche se la situazione è critica, i responsabili credono nella possibilità di proteggere il Münsterland e oltre. Perché una cosa è certa: qualcosa sta succedendo – e non solo per gli agricoltori.