Meinl-Reisinger: L'Austria sta al fianco di Israele nonostante le critiche dell'UE!

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Il ministro degli Esteri Meinl-Reisinger difende la lettera dell'UE a Israele del 22 luglio 2025, che chiede il cessate il fuoco e il rispetto dei principi umanitari.

Außenministerin Meinl-Reisinger verteidigt EU-Brief an Israel vom 22.07.2025, fordert Waffenstillstand und Achtung humanitärer Prinzipien.
Il ministro degli Esteri Meinl-Reisinger difende la lettera dell'UE a Israele del 22 luglio 2025, che chiede il cessate il fuoco e il rispetto dei principi umanitari.

Meinl-Reisinger: L'Austria sta al fianco di Israele nonostante le critiche dell'UE!

In un'intervista speciale sulla situazione in Medio Oriente, il ministro degli Esteri austriaco Beate Meinl-Reisinger (NEOS) ha trovato parole chiare. Ha difeso la firma di una lettera dell'UE a Israele chiedendo il rispetto del diritto internazionale umanitario. “È importante chiedere a Israele di consentire gli aiuti umanitari a Gaza e di porre fine al ciclo di violenza”, ha affermato Meinl-Reisinger in un’intervista con Armin Wolf su ZiB2. Allo stesso tempo, ha sottolineato che sta dalla parte di Israele e riconosce il suo diritto di esistere, soprattutto nel contesto dei brutali attacchi terroristici di Hamas il 7 ottobre (OE24 riferisce che...).

Il ministro ha chiarito che questa lettera dell'UE non rappresenta un cambio di rotta nella politica estera dell'Austria. La firma, sostenuta da 28 ministri degli Esteri, mira a un cessate il fuoco incondizionato e chiede il rilascio di tutti gli ostaggi. Allo stesso tempo, è necessario un processo politico per un futuro pacifico tra Israele e Palestina. Ha inoltre respinto l'accusa della comunità israelita secondo cui la lettera avrebbe alimentato l'odio e l'antisemitismo.

Invito al cessate il fuoco e al rispetto umanitario

In una dichiarazione congiunta, i ministri degli Esteri di oltre due dozzine di paesi hanno chiesto la fine immediata delle ostilità nella Striscia di Gaza. Beate Meinl-Reisinger ha sottolineato la necessità di un cessate il fuoco immediato per migliorare la situazione umanitaria della popolazione locale. “Le uccisioni a Gaza devono finire”, ha aggiunto, sollevando critiche al mancato rispetto degli standard umanitari da parte di Israele. Viene affrontata anche la situazione attuale a Gaza, dove l'accesso al cibo e alle cure mediche è fortemente limitato (la Kleine Zeitung riporta che...).

Il ministro degli Esteri austriaco ha inoltre sottolineato che il punto di vista dell'Unione europea nei confronti di Hamas rimane critico, nonostante non sia considerato un'organizzazione terroristica. Meinl-Reisinger respinge la richiesta di sanzioni contro Israele perché non crede che abbia senso porre fine all'accordo di associazione con l'UE.

Il ruolo e l'impegno dell'Austria nel processo di pace

L’Austria ha un tradizionale interesse di politica estera nel processo di pace in Medio Oriente. L’obiettivo è sostenere una soluzione negoziata e duratura a due Stati. A tal fine, il governo austriaco mantiene intensi contatti con l’Autorità Palestinese e l’UNRWA per essere attivo in settori quali la sanità e l’ambiente. Un ufficio di rappresentanza è stato aperto a Ramallah nel 1998 per espandere ulteriormente le relazioni diplomatiche (lo riferisce la BMEIA…).

L’UE e numerosi stati europei hanno sempre sostenuto una soluzione pacifica nella regione e sostengono gli aiuti umanitari nelle aree palestinesi. L'Austria è un attivo sostenitore di queste iniziative e riconosce le sfide derivanti dal conflitto stazionario tra Israele e i suoi vicini arabi, in particolare Siria e Libano (BMEIA riferisce che...).

Considerata la complessa situazione geopolitica, è auspicabile che gli sforzi diplomatici e la pressione internazionale possano portare ad una stabilizzazione della situazione. In tempi come questi, è importante mantenere il dialogo e rafforzare le voci della ragione.