Trump nella lotta per il potere: la giustizia al limite – Le deportazioni pianificate sono minacciate!
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è al centro di una lotta per il potere con la magistratura poiché i sondaggi favoriscono la sua vittoria alle elezioni del 2024.

Trump nella lotta per il potere: la giustizia al limite – Le deportazioni pianificate sono minacciate!
Negli Stati Uniti la situazione bolle: il presidente americano Donald Trump, che quando è entrato in carica a gennaio ha promesso di mettere gli Stati Uniti al primo posto, è impegnato fino al collo in una lotta di potere con la magistratura. Forte ZDF oggi Con i suoi controversi decreti e le relative difficoltà legali, Trump si muove in acque che diventano sempre più turbolente. Le sue “tattiche di inondazione” servono a creare fatti prima che i giudici possano pronunciarsi sulla legalità delle sue decisioni.
Ma sotto la sua guida, il Dipartimento di Giustizia è diventato uno strumento politico: i dipendenti che indagavano su Trump sono stati licenziati. Pam Bondi e Todd Blanche, che ora dirigono il dipartimento e hanno già rappresentato Trump in tribunale, sono al centro dell’azione. Lo stesso Trump non vede il sistema giudiziario come un’istituzione indipendente, ma piuttosto come uno strumento per perseguitare gli oppositori politici.
Tensioni politiche e sondaggi
Gli attuali sondaggi dimostrano chiaramente che Trump, nonostante le sue sfide legali, è molto popolare tra l’elettorato politico. Forte Municipio Sta ottenendo ottimi risultati, soprattutto nel Midwest, e si ritiene che quasi il 70% di probabilità di vincere la rielezione nel 2024. Kamala Harris è in contrasto con solo il 30,9% - non un punto di partenza facile, perché ha difficoltà a differenziarsi da Trump.
La base elettorale di Trump sembra rimanere fedele nonostante ogni previsione, e questo si riflette anche nei sondaggi. Joe Biden ha vinto le elezioni presidenziali del 2020 con un margine sottilissimo di 80.000 voti in Pennsylvania; Allora Trump avrebbe avuto bisogno solo di 46.000 voti aggiuntivi per vincere nuovamente le elezioni.
Giustizia al centro
Ma il sistema giudiziario rimane una patata bollente: John Bolton, l’ex consigliere per la sicurezza, si trova ad affrontare gravi accuse di fuga di informazioni sensibili. Anche James Comey, l'ex capo dell'FBI, è sotto pressione per aver rilasciato false dichiarazioni. Un altro caso che fa scalpore riguarda Letitia James, che, in qualità di procuratore generale di New York, è accusata di frode bancaria. In un sondaggio, il 52% degli intervistati ha affermato di ritenere che Trump stia abusando del Dipartimento di Giustizia per avanzare accuse penali ingiustificate contro gli oppositori politici.
Non meno entusiasmante è la prospettiva delle prossime decisioni della Corte Suprema. La legalità delle tariffe d'importazione di Trump verrà presto decisa qui, mentre allo stesso tempo un tribunale federale ha vietato lo spiegamento di truppe della Guardia Nazionale a Chicago. Le statistiche attuali mostrano che i tribunali distrettuali non si sono pronunciati a favore del governo degli Stati Uniti nel 94,3% dei casi, mentre la Corte Suprema si è pronunciata a favore del governo nel 93,7% dei casi.
Un altro argomento che circola è il piano di Trump di deportare 11 milioni di persone prive di documenti. Erez Reuveni, ex avvocato del Ministero della Giustizia, è stato licenziato in questo contesto e ha denunciato possibili tentativi di ignorare le sentenze del tribunale. La domanda qui è fino a che punto Trump è disposto a spingersi per raggiungere i suoi obiettivi politici.
Le prossime settimane potrebbero essere decisive per il panorama politico degli USA. Con l’avvicinarsi delle elezioni, resta da vedere se Trump riuscirà a utilizzare i numeri dei suoi sondaggi per superare con successo le sfide legali. Il palcoscenico politico è sicuramente pronto per una gara emozionante.