Lotta contro la peste suina africana: la Regione va avanti con decisione!

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Dal luglio 2024 nel distretto di Magonza sono stati scoperti 48 cinghiali infetti. Sono in corso misure contro la peste suina africana.

Im Landkreis Mainz wurden seit Juli 2024 48 infizierte Wildschweine entdeckt. Maßnahmen zur Bekämpfung der Afrikanischen Schweinepest laufen.
Dal luglio 2024 nel distretto di Magonza sono stati scoperti 48 cinghiali infetti. Sono in corso misure contro la peste suina africana.

Lotta contro la peste suina africana: la Regione va avanti con decisione!

La peste suina africana (PSA) rimane una seria minaccia per l’allevamento di suini in Germania. Dal luglio 2024 nel distretto di Magonza-Bingen sono stati scoperti complessivamente 48 cinghiali infetti. Ripensando agli sviluppi degli ultimi mesi, il dottor Markus Wacker, capo dell'ufficio veterinario, ha affermato che sono state prese numerose precauzioni per contenere la diffusione del virus. Ciò include la creazione di zone di esclusione, la costruzione di molti chilometri di recinzioni, nonché campagne di informazione e l’intensificazione della cooperazione tra vari attori. Il Dr. Wacker ha ringraziato tutti gli aiutanti coinvolti per il loro impegno e ha sottolineato che la mattinata si è conclusa con un brunch condiviso - un piccolo riconoscimento per il grande impegno.

La PSA è un'infezione virale altamente contagiosa che colpisce i suini selvatici e domestici ed è quasi sempre fatale. Fortunatamente, la malattia è innocua per l’uomo. Dal 2014 la PSA si è diffusa in Europa, in particolare nei paesi del sud-est, e in Germania ha preso piede anche in diversi stati federali, tra cui Brandeburgo, Sassonia, Meclemburgo-Pomerania anteriore, Assia, Renania-Palatinato, Baden-Württemberg e Renania settentrionale-Vestfalia. Questi ultimi stati federali hanno lottato con focolai di suini allevati tra il 2021 e il 2023, ma tutti i casi sono stati contenuti con successo attraverso rigorose misure ufficiali.

Sfide e misure

L'autorità riferisce che la PSA si trasmette, tra l'altro, attraverso il contatto diretto tra cinghiali e suini allevati e attraverso gli alimenti contenenti il ​​virus. Gli avanzi di cibo smaltiti con noncuranza possono attirare i cinghiali e contribuire alla diffusione della malattia. Per contenere efficacemente la diffusione sono essenziali misure igieniche per viaggiatori e trasportatori. Il Ministero federale dell’alimentazione e dell’agricoltura ha intensificato le misure educative e di monitoraggio e sta lavorando a stretto contatto con i paesi vicini come la Polonia e la Repubblica ceca.

Il danno economico che può derivare dalle zone di esclusione e dalle restrizioni commerciali è particolarmente grave. Nell’ambito di queste misure preventive sono state istituite zone di protezione con un raggio di tre chilometri e zone di monitoraggio di dieci chilometri, nelle quali si applicano requisiti più severi. Il movimento dei suini e dei loro prodotti è strettamente regolamentato all'interno di queste zone per evitare che la malattia si diffonda ulteriormente.

Guardando al futuro

Con uno sguardo costante al futuro, la lotta contro la PSA rimane un compito centrale. Le misure adottate finora hanno avuto successo, ma la minaccia rimane. Alla luce di queste sfide, gli allevamenti sono tenuti ad dotarsi di misure di biosicurezza contro l’introduzione della PSA. Il riconoscimento e l’azione tempestivi sono cruciali per contrastare un’ulteriore diffusione.

In questo senso resta fondamentale la collaborazione tra autorità, proprietari di animali e società. Il controllo delle malattie animali è una preoccupazione condivisa alla quale tutti possono dare il proprio contributo. E anche se la PSA rappresenta una seria minaccia, l’atteggiamento degli operatori locali e la volontà di combattere la malattia sono un raggio di speranza in questo momento difficile.

Ulteriori informazioni sulle misure e sulla situazione attuale relativa alla peste suina africana sono disponibili all'indirizzo Magonza-Bingen, BMEL E Informazioni sulle malattie degli animali nella Bassa Sassonia.