Le start-up lanciano l'allarme: l'UE minaccia lo scambio di cavalli nel diritto digitale con gli USA!

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Le start-up mettono in guardia l’UE dai compromessi sul Digital Markets Act, che regola i giganti tecnologici statunitensi e crea condizioni di parità.

Start-ups warnen die EU vor Kompromissen beim Digital Markets Act, der US-Techgiganten reguliert und faire Wettbewerbsbedingungen schafft.
Le start-up mettono in guardia l’UE dai compromessi sul Digital Markets Act, che regola i giganti tecnologici statunitensi e crea condizioni di parità.

Le start-up lanciano l'allarme: l'UE minaccia lo scambio di cavalli nel diritto digitale con gli USA!

La scena delle start-up europee è attualmente in fermento. L’industria teme che l’UE possa essere disposta a cedere al Digital Markets Act (DMA) per accogliere gli Stati Uniti nella disputa tariffaria. Secondo una lettera alla Commissione europea firmata da diverse associazioni digitali, tra cui la European Startup Network e la German Startup Association, si mette in guardia contro compromessi che potrebbero minare la base normativa per mercati digitali equi. Questa pragmatica potrebbe avere conseguenze fatali per l’innovazione e la concorrenza in Europa, sottolinea ka-news.de.

La DMA, entrata in vigore nel marzo 2024, mira a dare più potere ai consumatori regolamentando i grandi operatori di piattaforme digitali. La Commissione UE ha già individuato diversi “gatekeeper”, tra cui giganti come Apple, Amazon e Meta. Questo regolamento mira a garantire una maggiore concorrenza nel settore digitale e che i consumatori beneficino di prezzi più bassi e di una migliore protezione dei dati. Ma i rapporti suggeriscono che i rappresentanti commerciali statunitensi hanno proposto di sospendere temporaneamente l’applicazione della DMA nei confronti delle società americane. Ciò sta causando ondate e provocando disordini tra le start-up europee.

L’UE impone multe salate

Le serie intenzioni dell'UE sono state recentemente rivelate anche dalle prime multe inflitte per violazioni della DMA. Nell'aprile 2025 sono state inflitte sanzioni da 500 milioni di euro e 200 milioni di euro ad Apple e Meta. Queste sanzioni elevate derivano dal mancato rispetto della legge digitale europea. Apple, ad esempio, è accusata di vietare agli sviluppatori di app di offrire ai propri clienti offerte al di fuori dell'App Store, mentre Meta deve rispondere di un discutibile “modello di pagamento o consenso”. Entrambe le società hanno ora annunciato che faranno ricorso contro le sanzioni, che secondo tagesschau.de potrebbero infiammare ulteriormente le tensioni tra UE e Stati Uniti.

Come sottolinea la Commissione Ue, le sanzioni possono addirittura aumentare in caso di ulteriori violazioni. Si rischia una multa fino al 10% del fatturato globale annuo e, per i recidivi, anche fino al 20%. Queste misure non hanno solo lo scopo di limitare la posizione di mercato dei guardiani, ma anche di inviare un segnale: l’UE è pronta ad agire contro le violazioni delle regole e a proteggere i consumatori.

Il futuro della legge sui mercati digitali

La legge sui mercati digitali è un elemento chiave della strategia dell’UE per creare mercati più equi e competitivi nel settore digitale. Stabilisce criteri oggettivi per identificare le grandi piattaforme digitali come guardiani e definisce vari obblighi e divieti. Si tratta di uno dei primi strumenti normativi completi volti a regolamentare il potere di mercato di questi giganti, integrando le norme di concorrenza esistenti nell’UE. Ma alla luce delle attuali discussioni politiche e dell'imminente scadenza delle norme doganali, il tempo è essenziale e il ministro dell'Economia Katherina Reiche è ottimista riguardo a un possibile accordo quadro con gli Stati Uniti, secondo digital-markets-act.ec.europa.eu.

Tuttavia, le associazioni digitali europee sono allarmate. In particolare, le concessioni minacciate nel contesto della controversia doganale potrebbero mettere seriamente a repentaglio il progresso e la creazione di un mercato digitale equo in Europa. Anche il cancelliere Friedrich Merz chiede che la situazione venga chiarita rapidamente, soprattutto per i settori essenziali come l'ingegneria automobilistica e meccanica, nonché l'industria chimica e farmaceutica. Nel contesto di questi sviluppi, resta da vedere se l’UE manterrà la sua linea o farà entrare in gioco l’influenza degli interessi americani.