Critica alla clinica SRH: il paziente chiede più umanità al pronto soccorso!

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Monika Birkenmaier denuncia il pronto soccorso della clinica SRH di Sigmaringen e chiede più umanità nel trattamento.

Monika Birkenmaier erhebt Vorwürfe gegen die Notaufnahme des SRH-Klinikums Sigmaringen und fordert mehr Menschlichkeit in der Behandlung.
Monika Birkenmaier denuncia il pronto soccorso della clinica SRH di Sigmaringen e chiede più umanità nel trattamento.

Critica alla clinica SRH: il paziente chiede più umanità al pronto soccorso!

Nelle ultime settimane le segnalazioni di gravi rimostranze al pronto soccorso della Clinica SRH Sigmaringen hanno suscitato indignazione. Una paziente, Monika Birkenmaier di Scheer, ha descritto in una lettera aperta le sue brutte esperienze alla clinica. Ha sperimentato un trattamento che secondo lei mancava di umanità e cura. Durante diverse visite – incluso un caso acuto di sanguinamento intestinale in aprile – ha dovuto sopportare lunghe attese e non ha ricevuto le cure mediche di cui aveva bisogno, nemmeno gli antidolorifici. Anche la sua valutazione come "non un caso per il pronto soccorso" l'ha lasciata più che insoddisfatta e ha intenzione di non andare più in clinica perché lì manca il tocco umano, come sottolinea nel suo rapporto. Ralf Volle ha espresso opinioni critiche simili, descrivendo le esperienze del padre novantenne affetto da insufficienza cardiaca, che ha dovuto affrontare anche lunghi tempi di attesa. Queste accuse gettano una luce chiara sulla situazione del pronto soccorso, che molti vedono negativamente e dove la scortesia e la mancanza di personale sono spesso un problema. Questi rapporti confermano i timori dell'amministratore delegato della SRH Sven Schönfeld, il quale sottolinea la gravità delle lamentele ma respinge l'accusa di palese carenza di personale. Attribuisce i lunghi tempi di attesa alle false aspettative dei pazienti e sottolinea la necessità del triage.

La situazione attuale nei pronto soccorso non è un caso isolato. Il superlavoro del personale è stato a lungo considerato un problema serio. La quinta Giornata mondiale dell’emergenza, il 27 maggio 2022, ha messo in luce il carico di lavoro del personale del pronto soccorso, con molti dipendenti in tutto il mondo che soffrono di sintomi di burnout. Quasi due terzi degli intervistati in un sondaggio hanno affermato che le condizioni erano peggiorate durante la pandemia. Sfide come il sovraffollamento, la pressione del tempo e la mancanza di apprezzamento sono diventate un dilemma ben noto. Questi incidenti avvenuti al pronto soccorso di Sigmaringen riflettono l’ampio dibattito sulla carenza di personale nel sistema sanitario.

Carenza di personale sanitario

Da un sondaggio condotto dall'istituto di ricerca Civey emerge che il 41% dei tedeschi ritiene che il problema più grande del sistema sanitario sia la carenza di personale qualificato. Molte persone lamentano che i medici e il personale infermieristico hanno troppo poco tempo per curare i loro pazienti. L'Associazione ospedaliera tedesca chiede quindi misure per ridurre la burocrazia in modo da poter dedicare più tempo ai pazienti. Le attuali sfide finanziarie che gli ospedali devono affrontare sono allarmanti: quest’anno i costi scoperti dovrebbero raggiungere i cinque miliardi di euro, l’anno prossimo dieci miliardi. Se la situazione non migliora radicalmente, c'è il rischio di fallimenti.

Pertanto, sono urgentemente necessarie ulteriori riforme e l’introduzione di livelli minimi di personale nei dipartimenti di emergenza per garantire la sicurezza dei pazienti e garantire le cure future. Tali misure potrebbero contribuire ad arginare la carenza di personale, che diventa ancora più acuta in tempi di sovraccarico. Come dimostra il pronto soccorso di Sigmaringen, qui c’è ancora molto da fare. Resta da sperare che i responsabili non solo ascoltino le voci critiche, ma lavorino anche attivamente su soluzioni per garantire ai pazienti cure adeguate e umane.

È necessario un ripensamento, sia nella gestione del personale che nella cura diretta dei pazienti. Ora è necessario prendere finalmente coscienza del fatto che la salute dei pazienti e le condizioni di lavoro del personale sono indissolubilmente legate.