Sperimentazioni sugli animali nel Medioevo: quando maiali e ratti erano sotto processo!
Scopri l'affascinante storia dei processi animali nel Medioevo, il loro background sociale e le voci degli storici.

Sperimentazioni sugli animali nel Medioevo: quando maiali e ratti erano sotto processo!
Chi crede che i tribunali servano solo alle persone si sbaglia di grosso. Nel Medioevo le norme giuridiche quotidiane erano spesso così bizzarre che perfino gli animali finivano sul banco degli imputati. Oggi i cosiddetti esperimenti sugli animali vengono ripetutamente trattati dai media, e non solo per interesse storico. In un recente articolo di Dewezet Si dice che le storie di questi eventi non fossero solo divertenti, ma anche profondamente radicate nell'ordine religioso e sociale del Medioevo.
Vorresti un esempio? Nel 1520 un tribunale emanò un ordine di sfratto contro i tarli che avevano danneggiato la cattedra vescovile di una chiesa di villaggio francese. Un altro caso degno di nota risale al 1386, quando un maiale domestico fu punito per aver inflitto gravi ferite a un neonato. Questo animale è stato giustiziato pubblicamente. Tali giudizi non erano solo pensati per essere presi in giro, ma venivano espressi nel quadro del “pensiero dell’Ordo”, che afferma che tutto ciò che è creato ha uno scopo specifico.
I processi animali in un contesto storico
Il periodo tra il XIV e il XVII secolo fu segnato da crisi, come l’Interregno nel Sacro Romano Impero e la “Piccola era glaciale”. Tali circostanze crearono pressioni sociali che si esprimevano nell'idea che i disastri naturali e gli attacchi di animali fossero punizioni di Dio per i peccati delle persone. Gli animali che dimostravano umanità – o meno – venivano perseguitati di conseguenza. Come Wikipedia Secondo quanto riferito, gli animali venivano spesso trattati come soggetti legali e avevano persino il diritto alla difesa. Le punizioni per comportamenti scorretti potrebbero essere severe quanto quelle per le persone.
Qualche cattivo esempio? Gli animali condannati potevano essere giustiziati, bruciati o addirittura sepolti vivi. Gli animali aggressivi, come i lupi, erano addirittura visti come esseri umani in forma animale. Questa convinzione non era diffusa solo in Germania; Facevano parte anche della vita legale quotidiana in Francia e Svizzera. Gli storici descrivono storie di processi contro maggiolini e locuste, in cui un intero elenco di insetti dannosi fu processato. A Berna nel 1478 si catturarono addirittura larve di maggiolino; Qui è stato nominato un difensore dei loro interessi.
Dubbi sull'accuratezza storica
Tuttavia, non tutti gli scienziati concordano sull’autenticità di queste procedure. Martin Rath e altri storici sollevano preoccupazioni sull'accuratezza storica di tali resoconti. LTO sottolinea che sussistono dubbi sul fatto che le sperimentazioni sugli animali siano state effettivamente effettuate nella misura in cui vengono registrate. Sebbene la maggior parte degli scienziati creda nell’esistenza di tali procedure, rimane la questione se i rapporti siano basati su finzione o su eventi reali.
In sintesi, le bizzarre storie degli animali imputati sono profondamente radicate nelle credenze sociali e teologiche del Medioevo. Indipendentemente dal fatto che i casi menzionati siano storicamente accurati o meno, riflettono un’epoca in cui i confini tra uomo e animale erano molto più labili di quanto lo siano oggi. Siamo onesti: con chi puoi discutere quando in tribunale c'è uno scarafaggio?