Diluvio di cause legali contro la retribuzione: i dipendenti pubblici della Bassa Sassonia reagiscono!

Transparenz: Redaktionell erstellt und geprüft.
Veröffentlicht am

I dipendenti pubblici della Bassa Sassonia denunciano la nuova regolamentazione salariale. I sindacati chiedono adeguamenti e tutela dei diritti.

Beamte in Niedersachsen klagen gegen neue Besoldungsregelungen. Gewerkschaften fordern Anpassungen und die Wahrung von Rechten.
I dipendenti pubblici della Bassa Sassonia denunciano la nuova regolamentazione salariale. I sindacati chiedono adeguamenti e tutela dei diritti.

Diluvio di cause legali contro la retribuzione: i dipendenti pubblici della Bassa Sassonia reagiscono!

In Bassa Sassonia la situazione bolle: la questione dei salari dei dipendenti pubblici continua a causare tensioni tra il governo regionale e i sindacati. Mentre il governo insiste affinché i salari siano regolati in modo adeguato, la Confederazione tedesca dei sindacati (DGB) invita alla moderazione, secondo [ndr.de](https://www.ndr.de/nachrichten/niedersachsen/erste-Klage-gegen-helfer-besoldung-in-niedersachsen-dgb, dipendenti pubblici-104.html). Il presidente della DGB Mehrdad Payandeh esprime chiaramente il suo disappunto nei confronti del governo statale e sottolinea che è urgentemente necessaria una rivalutazione.

La situazione è peggiorata soprattutto a causa della richiesta del Ministero delle Finanze, che ha incaricato le autorità della Bassa Sassonia di non sospendere le obiezioni di pagamento dei dipendenti pubblici. Fino al 2023 era sufficiente presentare tale opposizione una sola volta. Da quest'anno in poi, però, i funzionari dovranno contattare le autorità ogni anno. Ciò potrebbe comportare che molti di loro siano costretti a intraprendere azioni legali quando devono affrontare i rifiuti.

Cause attuali e cause legali

I primi reclami sono già arrivati ​​nelle ultime settimane, come riportato da gew-nds.de. Tuttavia, il procedimento presso il tribunale amministrativo di Braunschweig è stato sospeso, il che significa che non proseguirà fino alla presentazione della domanda. Un altro caso è stato presentato anche ad Hannover, dove il querelante ha proposto di sospendere il caso fino alla decisione della Corte costituzionale federale.

È interessante notare che finora non è stata presentata alcuna causa presso i tribunali amministrativi di Osnabrück, Lüneburg e Oldenburg. In questa situazione di tensione la DGB vede rafforzata la propria posizione grazie al procedimento sospeso.

Cambiamenti nella legge sugli stipendi

Lo sfondo di questa situazione discutibile è la modifica della legge sugli stipendi della Bassa Sassonia, entrata in vigore nel 2023. Le nuove norme mirano a creare alimenti ufficiali. I sindacati criticano però il fatto che nonostante l'aumento della distanza minima dalla sicurezza di base sussistono ancora problemi salariali. Ciò vale in particolare per il divario tra i gruppi salariali e l'assegno familiare complementare, che secondo la DGB non è legale.

Una decisione del Tribunale amministrativo di Amburgo, adottata il 17 ottobre 2024, conferma queste preoccupazioni. Il tribunale ha constatato che il salario non raggiungeva la distanza minima dal livello di sicurezza di base e che vi erano violazioni del requisito della distanza. I dipendenti sono incoraggiati a presentare un'opposizione poiché le autorità non hanno ancora preso una decisione in merito.

I dipendenti pubblici sono inoltre tenuti a presentare per iscritto le loro obiezioni per pagamenti arretrati all'Ufficio statale per le retribuzioni e le pensioni della Bassa Sassonia (NLBV) entro il 31 dicembre 2024 se desiderano far valere le relative pretese. La NLBV ha ora revocato la sospensione delle obiezioni fino al 2022, il che significa che le domande verranno ora nuovamente elaborate attivamente.

In sintesi si può affermare che la burrascosa discussione sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici in Bassa Sassonia è lungi dall'essere conclusa. I dipendenti pubblici si trovano ad affrontare sfide che devono essere superate se vogliono far valere i propri diritti a una retribuzione equa.