Allarme a Olpe: cinghiale morto positivo alla peste suina africana!
Si sospetta che un cinghiale di Olpe abbia la peste suina africana. Si stanno adottando misure preventive per prevenire la diffusione.

Allarme a Olpe: cinghiale morto positivo alla peste suina africana!
Attualmente a Olpe si registra un caso sospetto preoccupante: un cacciatore ha scoperto un cinghiale morto risultato positivo alla peste suina africana (PSA). Questa informazione è stata confermata dal Ministero dell'Agricoltura e della Tutela dei Consumatori. Ma la conferma definitiva avviene attraverso questo Istituto Friedrich Loeffler (FLI) ancora fuori.
I cinghiali positivi al test non sono rari, ma si tratta di un caso isolato. Per evitare che la malattia si diffondesse nella regione, sono state immediatamente adottate misure preventive. È stato istituito un gruppo di coordinamento per combattere la PSA, il cui obiettivo principale è limitare la malattia a un'area limitata e impedire che si diffonda alle popolazioni di suini domestici se i risultati dei test confermano i risultati precedenti.
Peste suina africana in breve
La PSA è un'infezione virale altamente contagiosa che colpisce sia i maiali selvatici che quelli domestici ed è quasi sempre fatale per loro. Tuttavia, i virus sono innocui per le persone e gli altri animali domestici. Questa malattia animale, originariamente limitata all’Africa, si è diffusa in molti paesi in tutto il mondo da quando è apparsa per la prima volta in Georgia nel 2007. I casi si stanno diffondendo sempre più nei paesi europei e dal 2014 la malattia si è diffusa in Europa in misura preoccupante, soprattutto nei paesi del sud-est.
- Erste Ausbrüche in der EU: 2014 in Litauen, Polen und weiteren Ländern
- Infektionsraten unter Wildschweinen in Deutschland: Fälle in Brandenburg, Sachsen, und anderen Bundesländern
- Erneute Ausbrüche 2021 bis 2023 in mehreren Bundesländern, auch in gehaltenen Beständen
I pericoli derivanti dai suini selvatici e da allevamento non devono essere sottovalutati. Oltre al contatto diretto tra animali infetti, anche gli alimenti contaminati rappresentano un rischio di trasmissione. Gli avanzi di cibo smaltiti con noncuranza possono attirare i cinghiali e causare infezioni. IL Ministero federale dell'alimentazione e dell'agricoltura informa e sensibilizza il pubblico su questi temi al fine di prevenire la diffusione della PSA.
I prossimi passi
Le misure delle autorità sono chiare: se il sospetto viene confermato, gli animali colpiti devono essere immediatamente uccisi e smaltiti in modo innocuo. Inoltre, verranno istituite zone di esclusione, che comporteranno restrizioni alla circolazione dei suini vivi e dei loro prodotti. L’obiettivo a lungo termine resta l’individuazione precoce e il controllo della malattia animale al fine di prevenirne l’insorgenza e la diffusione su larga scala.
Gli sviluppi riguardanti la PSA rappresentano una priorità assoluta nella regione, poiché è in gioco l’enorme importanza economica dell’allevamento di suini. Ogni misura precauzionale può aiutare a proteggere un sistema ben oliato e a limitare la diffusione di questa pericolosa malattia animale. Rimanete sintonizzati, vi terremo aggiornati sull'ulteriore situazione.