I Verdi chiedono: il centro di giustizia penale di Monaco non deve essere venduto!
L’8 ottobre 2025 i Verdi bavaresi chiedono che venga bloccata la vendita del vecchio centro di giustizia penale di Monaco per garantire alloggi a prezzi accessibili.

I Verdi chiedono: il centro di giustizia penale di Monaco non deve essere venduto!
La discussione sul vecchio centro di giustizia penale nella Nymphenburger Strasse a Monaco di Baviera tiene con il fiato sospeso i cittadini. L'ultima mozione d'emergenza del parlamento regionale dei Verdi è una dichiarazione chiara: la vendita del demanio centrale deve essere immediatamente fermata. Christian Hierneis dei Verdi ritiene che questa misura sia un errore, soprattutto in tempi in cui gli affitti continuano ad aumentare. “Questo territorio deve rimanere in mano pubblica e non finire nelle tasche degli investitori”, sottolinea Hierneis. L'importanza di questa decisione e il potenziale impatto sulla situazione abitativa a Monaco sono già stati ampiamente discussi. Il giornale della sera riferisce che anche l'iniziativa AbbruchAbbruch si sta battendo attivamente per alloggi a prezzi accessibili sul sito.
Dopo la messa in funzione di un nuovo edificio in Leonrodplatz, il Libero Stato di Baviera prevede di vendere il vecchio centro di giustizia penale. Ma l'associazione degli inquilini di Monaco è tutt'altro che entusiasta di questo progetto. Criticano la vendita come insufficiente per la politica abitativa e chiedono un impegno molto più forte da parte dello Stato Libero. L'SPD Maxvorstadt propone di trasformare l'edificio principale in un centro culturale e di creare spazi abitativi a prezzi accessibili nella zona posteriore. «In definitiva, abbiamo bisogno di soluzioni che vadano oltre il puro profitto», chiarisce la SPD. Il Ministero delle Costruzioni giustifica la vendita con la ristrettezza del budget, e secondo il Ministro la realizzazione di appartamenti di lusso non è un'opzione dopo la vendita. Ciononostante sono già in corso trattative con la città di Monaco per garantire alloggi a prezzi accessibili anche dopo la vendita, riferisce la TZ.
Critica alla politica abitativa
La situazione del mercato immobiliare a Monaco non è da sottovalutare. Secondo uno studio dell'associazione “Social Housing” a livello nazionale mancano circa 550.000 appartamenti, soprattutto a causa dell'elevata immigrazione e delle nuove costruzioni inadeguate. Gli affitti nelle grandi città stanno aumentando rapidamente. L'affitto netto medio a Monaco è già di 20,59 euro, mentre l'effetto del tetto massimo viene ripetutamente messo in discussione, come riferisce [l'Agenzia federale per l'educazione civica](https://www.bpb.de/kurz-knapp/ background-aktuell/559435/lack-an-wohnraum/).
I dati attuali lo dimostrano chiaramente: in Germania il 52% delle persone vive in affitto - rispetto ad altri paesi come Francia o Spagna si tratta di una percentuale molto elevata. La scarsa attività edilizia e i numerosi appartamenti vuoti, gran parte dei quali inutilizzati da più di un anno, aggravano ulteriormente la situazione. Nel maggio 2022 in tutta la Germania erano vuoti 1,9 milioni di appartamenti, con un tasso di sfitti del 4,3%. La situazione abitativa a Monaco e in altre grandi città è tutt’altro che rosea. Allarmante è anche il declino dell’edilizia sociale a partire dagli anni ’90, che si riflette in un aumento degli oneri per l’affitto: molte famiglie ora devono pagare più del 50% del loro reddito per l’affitto.
Uno sguardo al futuro mostra che la Confederazione si è posta l'obiettivo di realizzare 400.000 nuovi edifici ogni anno. Ma nel 2023 il numero sarà solo di circa 294.400. Se le cose continuano così, la tesa situazione abitativa in città potrebbe peggiorare ulteriormente.