Rivoluzione nella ricerca oculistica: Tubinga e Parigi unite per Limits2Vision”!
Tubinga e Parigi avviano una collaborazione nella ricerca oculistica per studiare il metabolismo energetico della retina.

Rivoluzione nella ricerca oculistica: Tubinga e Parigi unite per Limits2Vision”!
Stanno accadendo molte cose interessanti nel mondo della ricerca oculistica. Un nuovo progetto pionieristico unisce l'esperienza dell'Università tedesca di Tubinga e dell'Institut de la Vision (IDV) presso l'Università della Sorbona di Parigi. Con il titolo “Limits2Vision” i ricercatori di entrambi i paesi affrontano insieme la sfida dello studio del metabolismo energetico della retina. La Fondazione tedesca per la ricerca (DFG) e l'Università franco-tedesca (DFH) sostengono fortemente questa iniziativa, perché da gennaio 2026 oltre cinque milioni di euro affluiranno al college di specializzazione per mettere in pratica il programma per cinque anni idw in linea segnalato.
La retina, un tessuto nervoso complesso con oltre 100 tipi di cellule e un enorme fabbisogno energetico, è fondamentale per la nostra capacità di vedere. Ciò rende ancora più importante comprendere i meccanismi che mantengono l’equilibrio tra consumo energetico ed elaborazione visiva. Al progetto partecipano 17 scienziati di Tubinga, di cui 12 dell'Istituto di ricerca di oftalmologia (FIA). Altri 11 ricercatori parigini contribuiscono con le loro idee ed esperienze all'IDV.
Un approccio interdisciplinare
Cosa rende il programma così speciale? “Limits2Vision” si basa su un approccio interdisciplinare che collega diverse aree scientifiche come la neurobiologia, la fisiologia, la patologia e l’intelligenza artificiale. La dottoressa Alexandra Rebsam, una delle principali responsabili del progetto, sottolinea il significato simbolico della cooperazione tra Germania e Francia. Sottolinea che questo scambio non solo fornirà importanti spunti, ma svolgerà anche un ruolo decisivo nel plasmare il futuro della ricerca oculistica traslazionale.
Ma la ricerca oculistica non è isolata. Circa due milioni di persone nel mondo sono affette da malattie della retina che possono portare alla cecità ethz.ch segnalato. Sono particolarmente colpite malattie come la retinite pigmentosa e la degenerazione maculare legata all'età. L’unica soluzione finora sono gli impianti elettronici che consentono il ritorno alla vista, ma la loro funzionalità è stata finora limitata. Un progetto attuale mira quindi a sviluppare ulteriormente gli impianti retinici esistenti.
Collaborazione ai massimi livelli
Il promotore di questo progetto, che originariamente era con il Prof. Leuthold per un altro incarico di progetto, ha trovato la scheda del progetto “Progetto interdisciplinare” mentre aspettava un appuntamento su un altro argomento. Con l'aiuto della Hector Fellow Academy, che promuove progetti interdisciplinari, si sta ora raccogliendo il know-how sugli impianti retinici e sulla fotonica. I rinomati professori Zrenner e Leuthold svolgono qui un ruolo chiave. In questo modo non si svolge solo la ricerca, ma anche la conoscenza delle generazioni future viene trasmessa ai dottorandi.
In futuro nell'ambito del progetto e-Retina verranno sviluppati i singoli componenti degli impianti retinici e nel contesto descritto verrà esaminata più dettagliatamente l'elaborazione del segnale. L'obiettivo? Collegamento dei componenti per dimostrare l'elaborazione del segnale dall'imaging alla stimolazione sulla retina.
In sintesi, sia “Limits2Vision” che gli sviluppi riguardanti gli impianti retinici dimostrano che lo scambio interdisciplinare tra scienziati a livello internazionale non è solo utile, ma necessario. I grandi progressi compiuti in questo campo potrebbero significare la differenza tra vista e cecità per molte persone. Qui c’è un grande potenziale che deve essere sostenuto e perseguito.