Caso Sparkasse: l'ex capo Bromme perde 12.000 euro di pensione!
Georg Bromme, ex dirigente della Cassa di Risparmio, potrebbe perdere la pensione. Il verdetto del Tribunale regionale superiore di Miesbach è atteso per il 28 luglio 2025.

Caso Sparkasse: l'ex capo Bromme perde 12.000 euro di pensione!
Georg Bromme, l'ex direttore della Kreissparkasse Miesbach-Tegernsee, è al centro di un'accesa disputa legale sui suoi diritti pensionistici. Il 18 luglio 2025 si è svolta un'udienza davanti al Tribunale regionale superiore (OLG), ma si è conclusa senza un risultato chiaro. Il presidente del giudice Frank Tholl ha affermato che la causa potrebbe essere respinta perché era diretta contro la parte sbagliata: secondo le informazioni di Mercurio il distretto di Miesbach, con il quale Bromme ha concluso un contratto.
Bromme, che compirà 77 anni tra pochi mesi, ha fatto una buona impressione durante il processo, anche se il traffico intenso ha reso difficile il viaggio verso l'OLG. Anche la Kreissparkasse Miesbach aveva presentato domanda riconvenzionale chiedendo la restituzione di circa 15.000 euro. Bromme, che punta a una pensione di circa 12.000 euro al mese, è stato condannato a 20 mesi di reclusione con sospensione della pena nel 2023 per 30 casi di abuso di fiducia.
Il caso delle casse di risparmio e le sue conseguenze
Lo sfondo dell'attuale controversia risiede nel cosiddetto caso delle casse di risparmio. Nel 2012 Bromme ha programmato un costoso viaggio in Svizzera, costato ben 80.000 euro ed è stato finanziato dalla Cassa di Risparmio. Questi incidenti hanno portato il tribunale regionale di Monaco a confermare la cancellazione del diritto alla pensione di Bromme. Forte BR È invece dovuta una pensione statale più bassa. Il suo avvocato ha sostenuto che Bromme non faceva parte del viaggio e quindi non aveva alcuna influenza sulle spese, ma la corte la ha vista diversamente.
La decisione sui diritti pensionistici di Bromme potrebbe rappresentare un punto di svolta nella vicenda Sparkasse, che va avanti da diversi anni. Altri soggetti coinvolti, come ad esempio l'ex amministratore distrettuale di Miesbach Jakob Kreidl, hanno già subito battute d'arresto simili con le loro pretese pensionistiche.
Qual è il prossimo passo?
Il verdetto è atteso per il 28 luglio 2025 e molti occhi sono puntati sul risultato. Il processo non solo solleva interrogativi sulle rivendicazioni legali, ma affronta anche aspetti sociali più profondi legati alla gestione della cattiva condotta negli uffici pubblici. Un altro aspetto interessante emerge dal caso di un sindaco che, a causa di accuse simili, ha lottato contro il suo diritto alla pensione davanti al tribunale amministrativo di Sigmaringen - la sua causa è stata in gran parte senza successo. Il tribunale amministrativo ha stabilito che le condanne per frode o abuso di fiducia spesso significano la fine dei diritti pensionistici.
Non è chiaro se Bromme alla fine farà appello. Potrebbe essere un compito arduo per l'ex capo della Cassa di Risparmio far valere le sue pretese e trovare una via d'uscita dalla vicenda.