Pentola mortale: 90enne condannato per aver aggredito la fidanzata

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Una novantenne di Monaco è stata condannata per omicidio colposo dopo aver ferito un'amica con una pentola durante una discussione.

Eine 90-Jährige aus München wurde wegen Totschlags verurteilt, nachdem sie ihre Freundin im Streit mit einem Kochtopf verletzte.
Una novantenne di Monaco è stata condannata per omicidio colposo dopo aver ferito un'amica con una pentola durante una discussione.

Pentola mortale: 90enne condannato per aver aggredito la fidanzata

Un processo che ha suscitato scalpore a Monaco: una donna di 90 anni è stata condannata per l'aggressione mortale alla sua migliore amica. L'incidente, avvenuto durante una discussione per la spesa, si è concluso mortalmente: l'anziana ha colpito con una pentola la sua amica di 77 anni, provocandole ferite mortali. Il 10 luglio 2025, il tribunale regionale di Monaco I ha dichiarato l'imputato colpevole di omicidio colposo e lesioni personali gravi e gli ha imposto una pena detentiva di otto anni e tre mesi. La difesa ha già presentato ricorso e ha criticato il fatto che il trattamento riservato all'imputato durante l'interrogatorio notturno non corrispondeva ai principi dello Stato di diritto. La novantenne non è stata informata dei suoi diritti, mentre le sue dichiarazioni sono state comunque utilizzate nel processo, riferisce Giornale della Germania meridionale.

Cosa si nasconde dietro questo tragico incidente? Le due donne avevano una stretta amicizia per oltre quattro decenni, ma divenne sempre più diseguale. Nel processo, il pubblico ministero aveva chiesto l'ergastolo per omicidio, mentre la difesa aveva chiesto una sospensione condizionale della pena per lesioni personali meno gravi. Il giudice che presiede ha definito il procedimento particolarmente insolito, anche a causa dell'età avanzata degli imputati.

Domande sulla criminalità legata all’età

I titoli sui crimini degli anziani sollevano sempre domande sull’argomento. In effetti, l’immagine dipinta dai media è spesso unidimensionale. Secondo uno studio del Max Planck Institute, tra i delinquenti più anziani figurano soprattutto gli uomini delle classi medie e alte. Di norma, i reati legati all’età non sono un reato di povertà. La criminalità tra i giovani adulti è circa quattro volte superiore a quella tra gli anziani. Tuttavia, le statistiche sulla criminalità della polizia mostrano sviluppi interessanti: nel 2012 sono state registrate come sospettate più persone sopra i 60 anni che mai, riferisce Deutschlandfunk.

Nel caso del colpevole novantenne, alcuni potrebbero pensare che l’età dovrebbe portare ad una maggiore comprensione. Ma qui diventa evidente un altro problema: il modo in cui trattiamo i delinquenti anziani è cambiato negli ultimi anni. Alcuni stati federali hanno istituito strutture speciali per gli anziani, mentre altri praticano un sistema carcerario misto. L’obiettivo: una migliore risocializzazione dei detenuti più anziani, che dovrebbe essere sostenuta mantenendo i contatti con il mondo esterno.

Resta da sperare che la revisione della difesa nel caso delle pentole di Monaco getti una luce diversa sul destino del novantenne. Ciò che conta è la giustizia, che non si basa solo sulla legge ma tiene conto anche della dimensione umana.