Brema: la coppia deve pagare 33.000 euro di sussidio di cittadinanza per il soggiorno all'estero
Una coppia di Brema deve restituire 33mila euro in soldi pubblici dopo aver vissuto per anni all'estero senza informare il centro per l'impiego.

Brema: la coppia deve pagare 33.000 euro di sussidio di cittadinanza per il soggiorno all'estero
Con una decisione sensazionale del Tribunale sociale statale della Bassa Sassonia-Brema, una coppia di Brema deve restituire la cifra impressionante di 33.000 euro in denaro dei cittadini. Il motivo? Hanno vissuto all'estero per anni senza informare il centro per l'impiego competente in che modo Mercurio riportato.
La coppia percepiva da anni l'Hartz IV e successivamente l'assegno di cittadinanza mentre, a quanto pare, risiedeva permanentemente fuori dalla Germania. Nonostante affermassero che avevano fatto solo viaggi brevi e vivevano ancora a Brema, i giudici non sono riusciti a trovare alcuna prova credibile della loro accessibilità. Nel periodo dal 2016 al 2018 sono rimasti inaccessibili al centro per l’impiego, il che ha portato alla decisione di chiedere il rimborso.
Informazioni importanti sui soggiorni all'estero
I beneficiari delle prestazioni di cittadinanza generalmente non sono autorizzati a vivere all'estero in modo permanente e continuano a ricevere le relative prestazioni. Il centro della vita deve essere in Germania; Anche il cambio di residenza all'estero comporta la decadenza del diritto buerger-geld.org determina.
Esistono regole rigide per i soggiorni temporanei all’estero. Questi i punti chiave:
- Maximal drei Wochen pro Jahr (21 Kalendertage) sind erlaubt.
- Eine Zustimmung des Jobcenters muss mindestens fünf Werktage vor Reisebeginn eingeholt werden.
- Die Erreichbarkeit für das Jobcenter muss während des gesamten Aufenthalts gewährleistet sein.
Per soggiorni superiori a tre settimane decade il diritto all'assegno di cittadinanza. I beneficiari delle prestazioni di cittadinanza dovrebbero quindi riflettere attentamente su quando e per quanto tempo viaggeranno all’estero. Viaggi non programmati o soggiorni non annunciati possono comportare l'immediata soppressione delle prestazioni, come risulta anche nel caso descritto di Brema.
Obblighi dei beneficiari
Oltre alle citate norme di viaggio, i beneficiari delle prestazioni di cittadinanza devono tenere presente anche che la loro assicurazione sanitaria e di cura obbligatoria prevista per legge termina se perdono il diritto. Questo argomento è trattato anche da deutsche-im-ausland.org trattato in dettaglio.
L'attuale giurisprudenza lo dice chiaramente: chi sposta la propria residenza all'estero corre il rischio non solo di perdere la prestazione di cittadinanza, ma anche di rimanere senza copertura assicurativa in caso di emergenza. Una coppia di Brema non è il primo esempio di questo problema; Anche altrove famiglie come quelle berlinesi hanno dovuto far fronte a elevate richieste di rimborso dopo aver effettuato viaggi non autorizzati, in questo caso addirittura per un pellegrinaggio alla Mecca, costato 22.600 euro.
Questi casi illustrano l'importanza di rispettare i requisiti del centro per l'impiego. Il coordinamento tempestivo e la consapevolezza dei diritti e degli obblighi sono essenziali per evitare spiacevoli sorprese e strozzature finanziarie.