L'industria tedesca in crisi: 101.000 posti di lavoro persi in un anno!
L’industria tedesca dovrà affrontare una crisi nel 2025: calo delle vendite, tagli di posti di lavoro e crescente pressione competitiva caratterizzeranno la situazione.

L'industria tedesca in crisi: 101.000 posti di lavoro persi in un anno!
Nel panorama economico di Colonia, l’umore rimane moderato date le difficili condizioni di mercato. Come Telepoli Secondo quanto riportato, nel primo trimestre del 2023 il fatturato delle aziende industriali tedesche è diminuito dello 0,2% rispetto all’anno precedente. Si tratta del settimo trimestre consecutivo di calo delle entrate. Particolarmente colpiti sono settori come l'industria della gomma e della plastica, il cui fatturato è diminuito del 3,1%, e l'industria tessile e dell'abbigliamento, che soffre di un calo del 2%.
Anche la situazione sul mercato del lavoro è allarmante: secondo i sondaggi, negli ultimi dodici mesi nell'industria tedesca sono stati soppressi oltre 101.000 posti di lavoro. Questi sono numeri seri. L'industria automobilistica è stata particolarmente colpita, con la perdita di quasi 45.400 posti di lavoro, un calo di quasi il 6%. Risultati di un sondaggio EY mostrano che quasi un terzo delle imprese industriali tedesche prevede di delocalizzare posti di lavoro all’estero.
Cambiamenti strutturali e lavoro
Il cambiamento strutturale nell’industria tedesca viene accelerato da diversi fattori. Gli elevati costi energetici, l’eccessiva burocrazia, la grave carenza di lavoratori qualificati, le scarse infrastrutture e l’invecchiamento della popolazione stanno mettendo a dura prova il settore. Forte notizie quotidiane Si registra un numero crescente di perdite di posti di lavoro nei settori metallurgico, elettrico ed edilizio, il che indica l’inizio della deindustrializzazione.
Erdal Tahta, presidente del comitato aziendale ZF di Coblenza, critica i piani dell'azienda di tagliare complessivamente 14.000 posti di lavoro in Germania entro il 2028. Questo esempio è rappresentativo di un gran numero di aziende che stanno lottando con difficili situazioni di mercato. Bilstein prevede di tagliare 200 posti di lavoro anche a Treviri, mentre Eberspächer ne ha già tagliati 200 in altre regioni.
Divario tra domanda interna e situazione delle esportazioni
Ciò che è degno di nota è lo sviluppo non ottimale sul mercato delle esportazioni. Mentre le esportazioni di beni tedeschi verso gli USA sono aumentate del 3%, quelle verso la Francia sono diminuite del 5% e quelle verso la Cina addirittura del 15%. Questa domanda stagnante limita notevolmente la capacità delle aziende di garantire posti di lavoro. Telepoli dimostra inoltre che l'84% dei manager intervistati valuta negativamente l'attuale situazione economica.
Sebbene nel 2023 i dividendi delle società DAX siano inferiori solo dello 0,2% rispetto all’anno precedente, pari a 54 miliardi di euro, ci si chiede se anche i dipendenti possano trarne vantaggio. Brorhilker, esperto di EY, mette in guardia da ulteriori tagli di posti di lavoro e prevede almeno altri 70.000 posti di lavoro che potrebbero essere persi entro la fine dell'anno. Chiede il rafforzamento della domanda interna e il miglioramento delle condizioni economiche per apportare cambiamenti positivi.
In sintesi, la pressione sull’industria tedesca è crescente e le sfide sono enormi. Se la situazione politica non cambia tempestivamente, ciò potrebbe avere conseguenze di vasta portata per la sede tedesca e per i suoi dipendenti. I prossimi mesi saranno cruciali.