Disastro petrolifero a Cuxhaven: fuoriusciti 6.000 litri di gasolio marino!
Collisione navale a Cuxhaven il 23 luglio 2025: sono fuoriusciti circa 6.000 litri di gasolio marino. Le preoccupazioni e le operazioni ambientali sono in corso.

Disastro petrolifero a Cuxhaven: fuoriusciti 6.000 litri di gasolio marino!
Un incidente nel porto di Cuxhaven suscita volti preoccupati e ambientalisti preoccupati: mercoledì mattina, 23 luglio 2025, si è verificata una collisione tra la petroliera tedesca “Capella” e la nave da rifornimento offshore olandese “Coastal Legend”. Circa 6.000 litri di gasolio marino sono finiti in acqua, provocando un'allarmante perdita di carburante, come riporta [ksta.de](https://www.ksta.de/panorama/schiffskollision-sorge-fuer-oel carpet-in-der-nordsee-1071029).
I servizi di emergenza sono al lavoro fin dalla mattina per rimuovere la miscela olio-acqua. Nel pomeriggio erano già stati rimossi con successo circa 80 metri cubi. I vigili del fuoco e la Technical Relief Agency (THW) sono in movimento con attrezzature speciali per superare la sfida. Non si registrano feriti e il traffico marittimo sull'Elba non è limitato, il che è una notizia positiva in questa situazione difficile.
Reazioni rapide e rischi ambientali
Nonostante la situazione attuale, restano attive le ricognizioni aeree per verificare se il petrolio è entrato nell’Elba. Finora questo è stato in gran parte evitato. Il ministro dell'Ambiente Christian Meyer ha ringraziato i servizi di emergenza per la loro rapida risposta. Ciononostante ci sono preoccupazioni legittime: Greenpeace e la Nature Conservation Association (NABU) avvertono espressamente del danno ambientale a lungo termine che potrebbe essere causato da questo incidente. L'eventuale deposito di petrolio nei sedimenti potrebbe avere gravi conseguenze per la fauna selvatica, ad esempio anche piccole quantità possono causare avvelenamenti e influenzare la respirazione di molti organismi marini, dicono gli esperti. “Il petrolio può accumularsi nella catena alimentare e raggiungere anche l’uomo”, avverte il biologo marino Thilo Maack, come ndr.de.
Ingenti i danni alla nave offshore, che presenta una crepa lunga circa 80 centimetri. L'incidente è stato classificato come “incidente inquinante complesso”, il che rende la situazione ancora più critica. Il comando dell'incidente ha assunto la gestione operativa per garantire una risposta strutturata all'incidente.
Conclusioni e richieste
Le cause della collisione sembrano dovute ad un'errata valutazione da parte del comandante della “Capella”, senza che siano stati individuati errori tecnici nelle navi coinvolte. La NABU chiede un'indagine approfondita sulle cause degli incidenti e norme più severe sulla navigazione per evitare tali incidenti in futuro. Per tutelare meglio l'ambiente è necessario, tra l'altro, vietare gli oli altamente tossici.
Le fuoriuscite di petrolio come queste non solo rappresentano un problema grave, ma rappresentano anche una seria minaccia per l’intero ecosistema marittimo. La lotta a tali disastri richiede un’azione rapida e coordinata, dalla costruzione di barriere petrolifere all’uso di skimmer per recuperare il petrolio. In questo modo la società ricorda le lezioni del passato su come le emissioni e i depositi possono causare danni duraturi all’ecosistema, come sottolinea informatorisch.de.
Continueremo a monitorare gli sviluppi e speriamo in un intervento rapido e efficace da parte delle autorità responsabili al fine di ridurre al minimo i danni ambientali e proteggere la natura.