Giornata d'azione nazionale: la polizia interviene contro l'odio online!

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Raid nazionali contro l'odio online il 25 giugno 2025: la polizia sta indagando su oltre 140 casi per combattere la violenza digitale.

Bundesweite Razzien gegen Hass im Netz am 25.06.2025: Polizei ermittelt in über 140 Verfahren, um digitale Gewalt zu bekämpfen.
Raid nazionali contro l'odio online il 25 giugno 2025: la polizia sta indagando su oltre 140 casi per combattere la violenza digitale.

Giornata d'azione nazionale: la polizia interviene contro l'odio online!

Oggi in tutto il Paese sono state adottate più di 180 misure contro l’odio e l’agitazione su Internet Labbro radiofonico segnalato. Queste azioni segnano il 12° giorno di azione contro le dichiarazioni offensive online, ormai consolidata in tutta la Germania. La polizia ha attuato più di 65 mandati di perquisizione e ha interrogato numerosi sospettati che hanno dovuto rispondere in più di 140 indagini.

Le accuse contro gli imputati sono gravi e vanno dall'incitamento agli insulti contro i politici fino all'uso di simboli di organizzazioni incostituzionali. Un risultato particolarmente allarmante è che circa due terzi delle dichiarazioni penali possono essere attribuiti allo spettro di destra. In questo contesto, il ministro degli Interni Herbert Reul (CDU) ha chiarito inequivocabilmente che l’incendio doloso digitale non deve rimanere impunito. Nel Nord Reno-Westfalia sono in corso circa 14 procedimenti nell'ambito della giornata d'azione.

Aumento dei post di odio

Non si può negare che il numero di post di odio sia salito alle stelle negli ultimi anni. Secondo le informazioni dell’Ufficio federale di polizia criminale (BKA), tra il 2021 e il 2024 è stato registrato un aumento di oltre 10.732 casi registrati, il che corrisponde a un aumento di oltre quattro volte. Come notizie quotidiane sottolinea, questo aumento si spiega in parte con un migliore schiarimento del campo oscuro, ad esempio attraverso la riprogettazione dei punti di segnalazione per i contenuti criminali.

I risultati di un nuovo studio nazionale condotto da HateAid e altre organizzazioni sono particolarmente allarmanti e dimostrano quanto sia diffusa la paura degli attacchi digitali. Più della metà degli utenti di Internet si sente intimidita ed è meno propensa a esprimere le proprie opinioni politiche per paura di ritorsioni. Sono particolarmente colpite le giovani donne, ma anche le persone con un evidente passato migratorio e le persone queer devono spesso fare i conti con minacce di violenza e insulti. Questi risultati sottolineano la necessità di agire contro l’odio sempre crescente online.

Effetti sociali della violenza digitale

Lo spettro della violenza su Internet è vario e ha conseguenze non solo psicologiche ma anche sociali tangibili. Come mostra lo studio, il 49% degli intervistati ha subito insulti online, mentre il 25% ha subito violenza fisica e il 13% ha subito violenza sessuale. La pressione sulle persone colpite affinché si ritirino dal discorso pubblico è enorme: il 57% degli intervistati afferma di avere meno probabilità di esprimere la propria opinione a causa dell’odio online.

Lo sviluppo preoccupante non suggerisce solo destini individuali allarmanti, ma anche problemi sociali. L'82% dei partecipanti al sondaggio ritiene che la diversità di Internet sia a rischio e il 76% è convinto che la violenza nella vita quotidiana sia in aumento a causa dell'odio digitale. Le richieste rivolte ai politici e alle piattaforme Internet diventano sempre più forti: si chiede un migliore sostegno alle persone colpite, una rete nazionale di centri di consulenza e un’applicazione coerente delle leggi esistenti.

I risultati di questi studi sono un chiaro campanello d’allarme. La società civile e la politica sono chiamate a creare un ambiente digitale sicuro. L’attuazione di una legge sulla protezione della violenza digitale, prevista nell’accordo di coalizione, potrebbe rappresentare un primo passo nella giusta direzione HateAid ed evidenziare altre organizzazioni. È in gioco la coesione sociale e spetta a tutti noi agire attivamente contro l’odio e i discorsi di incitamento all’odio online.