Detenuto trovato morto nella JVA di Rheinbach: la Procura indaga
Un prigioniero è stato trovato senza vita nella JVA di Rheinbach. Problemi psicologici e terapie carcerarie sono al centro del dibattito.

Detenuto trovato morto nella JVA di Rheinbach: la Procura indaga
Lo scorso fine settimana, un prigioniero di 53 anni è stato trovato senza vita nella sua cella presso il carcere di Rheinbach Correctional Facility (JVA). Questo riporta radiobonn.de. L'uomo detenuto per furto con scasso era sotto osservazione speciale; il suo cellulare veniva controllato ogni 15 minuti. Nonostante queste misure, al momento della sua morte non c'erano segni di comportamento scorretto. Il medico d'urgenza ha potuto constatare la morte solo dopo che il prigioniero è stato trovato strangolato sabato pomeriggio. La procura competente ha ora avviato le indagini.
Ciò che è particolarmente tragico è che la pena detentiva del defunto sarebbe terminata nel giro di pochi mesi. Il suo stato mentale era instabile, ma fino a poco tempo fa non era considerato a rischio acuto di suicidio. Questi casi mettono in luce le sfide che devono affrontare le carceri del Nord Reno-Westfalia.
Malattia mentale in carcere
La situazione della Rheinbach JVA non è unica. In molte carceri tedesche, i detenuti lottano con malattie mentali che spesso non vengono diagnosticate. Gli esperti dicono che almeno un terzo dei prigionieri soffre di malattie mentali, con depressione e claustrofobia comuni. Cultura tedesca riferisce che a molti detenuti tali problemi vengono diagnosticati durante la loro permanenza in carcere. Il personale è spesso sopraffatto e non può fornire un aiuto sufficiente.
Le strutture penitenziarie si confrontano regolarmente con la sfida di garantire giustizia a questi prigionieri. Uno dei motivi è la mancanza di servizi di assistenza psichiatrica, che varia da stato a stato. Nel 2024, in Germania erano detenute quasi 44.000 persone, anche se mancano i dati ufficiali sui prigionieri malati di mente. La Società tedesca di psichiatria, psicoterapia e neurologia stima che fino all'88% dei detenuti ha problemi psicologici.
Terapia invece di punizione
Un passo importante verso il miglioramento della situazione nelle carceri del Nord Reno-Westfalia è il programma “Terapia invece di punizione”. È stato lanciato nel 2005 e mira ad aiutare i detenuti a vivere una vita libera dalla droga per evitare ricadute dopo il rilascio. Recensione in linea riferisce che il ministro della Giustizia Benjamin Limbach lo ha sottolineato recentemente nel carcere di Rheinbach. La partecipazione a questa terapia può comportare una riduzione della pena, ma ci sono alcune sfide. I detenuti che soffrono di dipendenza dalla droga possono, a determinate condizioni, vedere ridotta la pena rimanente se prendono parte alla terapia.
Il programma prevede incentivi per combattere la tossicodipendenza, ma anche se il 90% dei detenuti idonei accetta l'offerta, solo dal 30 al 40% riesce a disintossicarsi. Gli incentivi sono importanti per dare ai detenuti il sostegno di cui hanno bisogno, ma ci sono ancora degli ostacoli. Una sentenza del tribunale esclude dalla sicurezza di base i prigionieri che rinviano la pena in favore di una terapia, il che mette molti in difficoltà finanziarie.
Il destino del detenuto deceduto evidenzia le questioni urgenti che il sistema giudiziario deve affrontare. È chiaro che sia la salute mentale che la dipendenza dalla droga in carcere sono problemi pervasivi che richiedono soluzioni urgenti.