Dimissioni dell'avvocato militare: scandalo per i prigionieri maltrattati in Israele

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L'avvocato militare israeliano Jifat Tomer-Jerushalmi si è dimesso dopo gli abusi a Sde Teiman; Le indagini sono in corso.

Israels Militäranwältin Jifat Tomer-Jeruschalmi tritt zurück nach Misshandlungen in Sde Teiman; Ermittlungen laufen.
L'avvocato militare israeliano Jifat Tomer-Jerushalmi si è dimesso dopo gli abusi a Sde Teiman; Le indagini sono in corso.

Dimissioni dell'avvocato militare: scandalo per i prigionieri maltrattati in Israele

In un incidente di alto profilo, il principale avvocato militare israeliano, Jifat Tomer-Yerushalmi, ha annunciato oggi le sue dimissioni. Ciò avviene nel contesto di un video trapelato che mostra gravi abusi su un prigioniero palestinese nel carcere di Sde Teiman. Nel video si vedono soldati israeliani picchiare brutalmente l'uomo catturato. L’incidente ha causato indignazione non solo in Israele ma anche a livello internazionale. Süddeutsche Zeitung riporta i dettagli di questa scioccante rivelazione.

Le dimissioni di Tomer-Yeruschalmi, presentate durante una conversazione con il capo di stato maggiore Ejal Zamir, sono direttamente collegate alle indagini della polizia sulla fuga di video. È stata addirittura arrestata perché accusata di ostacolare le indagini. Il ministro della Sicurezza Itamar Ben Gvir ha confermato il suo arresto tramite Telegram, affermando che la sua autorità sta affrontando gravi accuse. Nella sua lettera di dimissioni si è assunta la responsabilità di condividere il video. Il motivo della pubblicazione era quello di contrastare la “falsa propaganda contro l’autorità della giustizia militare”, ha affermato Tomer-Jeruschalmi nella sua lettera. Tagesschau continua a riferire sulle conseguenze di questo scandalo.

Contesto delle accuse

Gli abusi documentati nel video non sono affatto un episodio isolato. Già nel febbraio 2024, l’esercito israeliano ha sporto denuncia contro cinque riservisti coinvolti nell’incidente. L'accusa si basa su prove come filmati di telecamere di sorveglianza e cartelle cliniche che confermano che il detenuto è stato trattato brutalmente mentre era bendato e con mani e piedi legati. Le ferite dell'uomo erano gravi: ha riportato la frattura di costole, lesioni ai polmoni e la rottura del retto. Il caso è attualmente portato davanti al sistema giudiziario militare.

Oltre ai recenti incidenti, le condizioni dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane hanno continuato a essere criticate. Il centro di detenzione di Sde Teiman è stato istituito solo dopo l’attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023 e si è rivelato particolarmente controverso. Ad essere imprigionati lì sono soprattutto membri di Hamas e civili palestinesi, il che alimenta ulteriormente la discussione sulla situazione dei diritti umani nei territori occupati.

Reazioni internazionali

Le pubblicazioni e i relativi incidenti hanno già provocato forti reazioni a livello internazionale. Nell’ottobre 2024, una commissione delle Nazioni Unite ha accusato Israele di maltrattare migliaia di prigionieri nei campi di prigionia, il che potrebbe aggravare ulteriormente la situazione già tesa. Anche in questo caso il governo israeliano si è difeso con veemenza da queste accuse e le ha definite “oltraggiose”.

Le dimissioni di Tomer-Yerushalmi e le relative accuse gettano una luce brillante sulle questioni dei diritti umani e della responsabilità legale nel contesto del sistema giudiziario militare israeliano. Un cambiamento nella percezione pubblica potrebbe essere previsto mentre la comunità internazionale osserva da vicino la situazione.