Allarme influenza aviaria: l'H5N1 si diffonde rapidamente in Renania-Palatinato!
Il virus dell'influenza aviaria H5N1 si diffonde nella Renania-Palatinato. Sono stati confermati diversi casi negli uccelli selvatici e nelle oche domestiche.

Allarme influenza aviaria: l'H5N1 si diffonde rapidamente in Renania-Palatinato!
Nelle ultime settimane l'influenza aviaria ha suscitato preoccupazione nella Renania-Palatinato. Oggi a Niedersohren nell'Hunsrück è stata ritrovata morta una gru infettata dal virus H5N1. Ciò significa che l’elenco degli uccelli infetti nella regione ha continuato ad allungarsi. L'Ufficio investigativo statale (LUA) di Coblenza ha confermato il rilevamento non solo di questa gru, ma anche di un'oca canadese nel distretto del Reno-Palatinato. Casi sospetti sono stati segnalati anche nei distretti di Südwestpfalz, Kaiserslautern, Mayen-Coblenza, Bernkastel-Wittlich e Westerwaldkreis. Corrente SWR segnala una “dinamica insolita” della malattia. Ogni giorno si aggiungono nuovi casi sospetti.
Anche la situazione attuale nel quartiere Südliche Weinstrasse è qualcosa a cui pensare. Un focolaio del virus H5N1 è già stato individuato in uno stormo di oche domestiche, ma si attende ancora la conferma ufficiale da parte dell'Istituto Friedrich Loeffler. La LUA sta monitorando attentamente gli uccelli selvatici morti ed è in stretto contatto con le autorità veterinarie per prevenire un'epidemia negli allevamenti di pollame. La Renania-Palatinato è attualmente risparmiata da epidemie su larga scala negli allevamenti di pollame. Notizie preoccupanti giungono invece dal Baden-Württemberg, dove in una fattoria si è dovuto abbattere 15.000 animali per ridurre al minimo il rischio di infezione.
Il pericolo del virus H5N1 in Germania
L'influenza aviaria non rappresenta una sfida solo per la Renania-Palatinato. La situazione in Germania è tesa poiché la malattia si diffonde a livello nazionale e oltre confine. Forte ZDF oggi Nelle ultime settimane circa 200.000 polli, oche, anatre e tacchini sono stati uccisi a causa di epidemie. Particolarmente colpiti sono il Meclemburgo-Pomerania anteriore e il Brandeburgo, dove sono morte migliaia di gru. Si stima che circa 2.000 gru siano già state vittime del virus, di cui oltre 1.000 gru morte recuperate nel Brandeburgo settentrionale.
Con l’avvicinarsi dell’autunno e l’aumento della migrazione degli uccelli, aumenta il rischio di trasmissione del virus. Il Friedrich Loeffler Institute ha elevato il rischio di ulteriori focolai a “alto”. Fortunatamente non sono ancora noti casi di H5N1 nell'uomo, anche se vi sono avvertimenti sul rischio di trasmissione in caso di rilevamento di una dose infettiva elevata. Al momento non vi è alcun aumento del rischio per la popolazione, ma è consigliabile evitare il contatto con volatili morti per prevenire la possibile diffusione del virus.
La via da seguire
I controlli in Renania-Palatinato sono intensivi e la collaborazione tra le autorità veterinarie è esemplare. Ogni passaggio è attentamente monitorato per prevenire un possibile focolaio nelle stalle. Anche se attualmente non è stata rilevata alcuna infezione da H5N1 negli allevamenti di pollame, la vigilanza resta necessaria. Inoltre non va trascurata la questione della vaccinazione contro l'influenza aviaria, poiché in Francia si utilizzano vaccini speciali, ma nell'Unione europea da molto tempo non sono stati approvati.
Nel complesso resta da vedere come si svilupperà la situazione. Le autorità sono chiamate a proteggere la popolazione e a contenere la diffusione di questo pericoloso virus. Una cosa è certa: l’influenza aviaria ci tiene saldamente in pugno e spetta a noi restare vigili.