Caos degli adesivi a Trostberg: pubblicità elettorale non autorizzata altrove!

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Il 14 giugno 2025 Hans Stalleicher riferisce della pubblicità elettorale non autorizzata a Trostberg, nel distretto di Traunstein, e delle sue conseguenze.

Am 14.06.2025 berichtet Hans Stalleicher über unerlaubte Wahlwerbung in Trostberg, Landkreis Traunstein, und deren Folgen.
Il 14 giugno 2025 Hans Stalleicher riferisce della pubblicità elettorale non autorizzata a Trostberg, nel distretto di Traunstein, e delle sue conseguenze.

Caos degli adesivi a Trostberg: pubblicità elettorale non autorizzata altrove!

Nella cittadina di Trostberg, nel distretto di Traunstein, una sorprendente pubblicità elettorale fa scalpore: piccoli adesivi blu di un partito populista di destra compaiono su lampioni, ringhiere e segnali stradali. Hans Stalleicher ha documentato dettagliatamente come questa pubblicità non autorizzata non solo grava sul paesaggio urbano, ma viola anche le norme vigenti. Secondo il regolamento, i partiti possono fare pubblicità solo sui cartelloni designati prima delle elezioni distrettuali del 29 giugno. L'amministrazione comunale sottolinea che l'applicazione dei segnali stradali non solo è illegale, ma rappresenta anche un'ingerenza nel codice della strada.

Durante un giro per la città, Stalleicher ha scoperto che non si tratta di un fenomeno nuovo, ma i nuovi adesivi stanno mettendo a dura prova gli spazi pubblici. Insieme alla moglie ha rimosso in due giorni circa 30 adesivi a Schwarzau e spera di contribuire ad un “centro stabile” a Trostberg. Le sue azioni illustrano quanto sia importante prendere posizione contro la pubblicità politica inappropriata.

Pubblicità elettorale non autorizzata e suoi effetti

Perché tali adesivi sono addirittura problematici? Fanno parte di una strategia più ampia che i partiti populisti di destra utilizzano per mobilitare gli elettori attraverso appelli emotivi. Jörg Matthes, studioso di giornalismo all’Università di Vienna, fa luce sui pericoli di questi “manifesti della paura”, che spesso utilizzano rappresentazioni stereotipate e slogan dispregiativi per suscitare emozioni negative tra le persone nei confronti degli stranieri. Slogan esemplari come “Daham invece dell’Islam” o “Maria invece della Sharia!” provengono dal repertorio di questi partiti e mirano a dare ai cittadini stranieri connotazioni negative.

La ricerca di Matthes mostra che la pubblicità emotiva non solo provoca reazioni a breve termine, ma può anche modellare atteggiamenti a lungo termine. Uno studio condotto insieme a Franziska Marquart ha dimostrato che l’effetto dei “manifesti della paura” è particolarmente evidente quando il livello di istruzione delle persone colpite è basso. I partecipanti sono stati divisi in gruppi ed esposti a diversi poster ed è stato notato un notevole aumento dei livelli di ansia.

Reazioni alla nuova pubblicità elettorale

Nonostante gli sforzi di Stalleicher per rimuovere gli adesivi, i funzionari della città riferiscono che non ci sono prove di un eccesso di adesivi su larga scala. Anche il personale degli uffici dei cittadini ha notato alcuni di questi adesivi, ma sono fiduciosi che contatteranno i responsabili se il problema dovesse aggravarsi. La città si trova quindi a un bivio: è importante contrastare la possibile ulteriore diffusione di tale pubblicità elettorale non autorizzata e allo stesso tempo creare un luogo in cui la comunicazione politica possa avvenire in modo equo e trasparente.

In sintesi, l’attuale incidente di Trostberg dimostra che la pubblicità elettorale non autorizzata ha non solo conseguenze legali ma anche sociali. Le sfide derivanti dall’uso della pubblicità emozionale e discriminatoria sono enormi. Affrontare consapevolmente questi problemi potrebbe potenzialmente influenzare la progettazione della futura pubblicità elettorale.

L’importanza di questo argomento è sottolineata dalla discussione sull’influenza e sull’impatto della pubblicità elettorale. Secondo uno Rapporto dello Spiegel La questione se i manifesti funzionino ancora oggi è tutt’altro che chiara.