Lukoil in vendita forzata: le sanzioni costringono la compagnia petrolifera a uscire!
Lukoil sta valutando la possibilità di vendere partecipazioni estere a causa delle nuove sanzioni statunitensi. Scopri di più sullo sfondo.

Lukoil in vendita forzata: le sanzioni costringono la compagnia petrolifera a uscire!
All’ombra delle attuali tensioni geopolitiche, il colosso petrolifero russo Lukoil ha recentemente annunciato di voler vendere gli investimenti internazionali. Questa misura è direttamente collegata alle nuove sanzioni imposte dagli Stati Uniti contro Lukoil e la società statale Rosneft. Lukoil vuole vendere le sue attività estere per ridurre al minimo l'impatto delle sanzioni. Questo è ciò che riferisce Giornale del Mare del Nord.
La decisione è arrivata dopo che il 23 ottobre 2025 il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha emanato misure punitive contro le due compagnie petrolifere, limitando gravemente l’interazione economica con loro. Trump aveva esitato a imporre ulteriori sanzioni nei nove mesi precedenti, ma ora con il chiaro obiettivo di aumentare la pressione su Mosca affinché ponga fine alla guerra in corso in Ucraina. Queste sanzioni sono considerate le più estese contro il settore energetico russo dall’attacco all’Ucraina notizie quotidiane.
L'impegno internazionale di Lukoil
Oltre ad essere attiva in Russia, Lukoil possiede azioni anche in diversi paesi, tra cui Bulgaria, Romania e Paesi Bassi. L'azienda partecipa anche a progetti di finanziamento in paesi come Azerbaigian, Kazakistan, Uzbekistan, Messico, Nigeria, Egitto, Emirati Arabi Uniti e Iraq. Attualmente si stanno esaminando le offerte dei potenziali acquirenti, mentre la licenza americana che consente la vendita è valida fino al 21 novembre. Lukoil sta valutando la possibilità di richiedere un'estensione di questa licenza per anticipare ulteriormente le vendite.
Tuttavia, le nuove sanzioni non solo esercitano pressione su Lukoil, ma provocano anche una reazione immediata sui mercati. Secondo i rapporti, le decisioni di Washington hanno causato un aumento dei prezzi del petrolio. Questi aumenti dei prezzi potrebbero avere un impatto diretto anche sulla Germania, dove esiste una società chiamata Rosneft che potrebbe essere colpita dalle sanzioni. IL Giornale della Germania meridionale sottolinea che le sanzioni mirano a indebolire il governo russo nella guerra contro l'Ucraina.
Reazioni alle sanzioni
La situazione resta tesa. Lo stesso Trump ha espresso personale disappunto nei confronti di Putin e ha annullato un incontro programmato a Budapest perché “non sembrava giusto”. Il segretario generale della NATO Mark Rutte ha elogiato le nuove misure e ne ha sottolineato l'importanza. Anche il senatore repubblicano Markwayne Mullin chiarisce che ci si possono aspettare ulteriori passi contro la Russia.
Considerati gli sviluppi dinamici che circondano le sanzioni e il mercato petrolifero, resta da vedere come Lukoil risponderà alle sfide internazionali e quali conseguenze a lungo termine ciò potrebbe avere per l’economia globale. Il business del petrolio è ancora caldo e le decisioni politiche hanno un impatto sui mercati globali. Le prossime settimane potrebbero essere decisive e cambiare ulteriormente la situazione.