Merz invita i leader della CDU ai colloqui di crisi sulle esportazioni di armi
Friedrich Merz invita i leader della CDU alla Cancelleria per discutere della controversa decisione di esportare armi in Israele.

Merz invita i leader della CDU ai colloqui di crisi sulle esportazioni di armi
Alla Cancelleria di Berlino si sta svolgendo un incontro importante che metterà in guardia il panorama politico tedesco. Il cancelliere e leader della CDU Friedrich Merz ha invitato i dirigenti più vicini alla CDU a parlare delle sfide attuali. Il motivo dell'incontro non è solo la mancata elezione dei giudici, ma anche la controversa decisione di introdurre un divieto parziale di esportazione di attrezzature militari in Israele. Merz è entrato in carica 100 giorni fa e ora farà luce sulla collaborazione con la SPD e sugli umori della popolazione. Forte Radio Ennepe Ruhr All'incontro sono presenti anche il segretario generale della CDU Carsten Linnemann e la vicepresidente del partito Karin Prien.
L'incontro, che inizierà alle 21, fa seguito alla decisione del Cancelliere di non approvare più le attrezzature militari che potrebbero essere utilizzate nella Striscia di Gaza. Questa decisione è stata accolta con massicce critiche, soprattutto all’interno dell’Unione. Mentre il leader dell'SPD Lars Klingbeil definisce la decisione di Merz come la "decisione giusta", i politici della CDU in materia di sicurezza come Roderich Kiesewetter esprimono preoccupazione e la vedono come un "grave errore politico e strategico".
Critiche e sostegno alla nuova politica di esportazione di armi
Il dibattito politico si fa sempre più acceso perché il membro del Bundestag della SPD Markus Töns critica aspramente lo stop parziale. Ha descritto la mossa di Merz come inaccettabile e politicamente ingenua perché indebolisce la capacità di difesa di Israele. Queste preoccupazioni si riflettono anche nell’Unione, dove Matthias Hauer, tra gli altri, avverte che una restrizione sulle consegne di armi sarebbe un “segnale devastante”. notizie quotidiane.
All'interno della CDU e della CSU vi sono ulteriori critiche sul fatto che Merz non abbia discusso prima questa decisione con il partito e il gruppo parlamentare. Mentre la Junge Union formula un duro rimprovero e parla di rottura con i principi dell'Unione, Thomas Röwekamp sottolinea che ciò non rappresenta una limitazione della solidarietà con Israele. Il Faz ha anche affermato che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha criticato la decisione come ricompensa per Hamas.
Le spaccature politiche che attraversano questa questione mostrano ancora una volta le sfide che deve affrontare la coalizione tra CDU e SPD. Merz ora dovrà mettersi alla prova non solo nei colloqui con la direzione del suo partito, ma anche in pubblico, per confutare le critiche e trovare una linea coerente in politica estera.