La lince ritorna nel Northumberland? La resistenza degli agricoltori cresce!
Il 4 novembre 2025, il dibattito sulla reintroduzione della lince eurasiatica nel Northumberland sarà affrontato da Richard Wearmouth.

La lince ritorna nel Northumberland? La resistenza degli agricoltori cresce!
Nel cuore del Northumberland è in corso un acceso dibattito sul possibile ritorno della lince eurasiatica. Gli oppositori del progetto, guidati da Richard Wearmouth, vicepresidente del Northumberland County Council, hanno preso una posizione chiara. Sollevano serie preoccupazioni per l’impatto sull’agricoltura, in particolare sugli agricoltori tradizionali delle colline che potrebbero trovarsi sotto pressione a causa di possibili attacchi di lince contro il loro bestiame. “Ci opporremo fermamente alla reintroduzione”, ha affermato Wearmouth, “poiché le sfide che devono affrontare gli agricoltori sono già enormi”, riferisce Cronaca in diretta.
Questa opposizione arriva dopo che un tentativo di reintroduzione riuscito nel Kent è stato salutato come una “pietra miliare”. Lì, il Wildwood Trust ha creato una nuova enclave di linci a Herne per allevare linci che verranno rilasciate di nuovo in libertà in futuro. Questi piani fanno parte del più ampio progetto Missing Lynx, attivo dall’aprile 2021 e che sta valutando le possibilità che la lince ritorni nel Northumberland, nella Cumbria e nelle regioni di confine scozzesi.
Pro e contro del ritorno della lince
I sostenitori del progetto della lince sostengono con veemenza che la reintroduzione della lince potrebbe aiutare a regolare l’aumento delle popolazioni di cervi e promuovere l’equilibrio negli ecosistemi della regione. Un sondaggio condotto dal progetto ha mostrato che ben il 72% degli oltre 1.000 intervistati era positivo riguardo al ritorno della lince. Queste cifre mostrano il grande interesse e il sostegno del pubblico per le strategie di conservazione sostenibili.
Tuttavia, ci sono sfide significative da superare. Le preoccupazioni del Conte Wearmouth fanno eco a quelle di molti agricoltori che temono che il ritorno della lince possa mettere a rischio i loro mezzi di sussistenza. Gli allevatori, che hanno spesso trascorso anni ad ampliare le loro mandrie, potrebbero sentire le loro preoccupazioni ancora più pressate dal ritorno del predatore.
Una speranza per la natura?
Il progetto Missing Lynx osa sollevare numerose domande e trovare soluzioni per sostenere sia la natura che le comunità locali. Vogliono garantire che la reintroduzione della lince porti benefici non solo all’animale stesso, ma anche alle persone. Ideale per questa specie, infine, sono i boschi del Northumberland nord-occidentale e le regioni di confine con la Cumbria e la Scozia. Il ritorno della lince potrebbe essere il segno di un approccio olistico alla conservazione della natura e di nuovi modi per promuovere la biodiversità nella regione.
La discussione sulla lince porta in primo piano anche un contesto più ampio riguardante la natura e il trattamento degli animali selvatici. Esiste una linea sottile tra la protezione della fauna selvatica locale e la responsabilità nei confronti delle persone che vivono e lavorano in queste regioni. I prossimi passi del progetto saranno cruciali per lo sviluppo di questa dinamica.