Lo scandalo dell’antisemitismo scuote la gioventù di sinistra: cosa c’è dietro?
Scandalo antisemitismo tra i giovani di sinistra: i delegati chiedono misure anti-israeliane; Il comitato esecutivo del partito è sotto pressione.

Lo scandalo dell’antisemitismo scuote la gioventù di sinistra: cosa c’è dietro?
Lo scandalo dell’antisemitismo tra i giovani di sinistra a Berlino si sta diffondendo sempre più e sta provocando accesi dibattiti nel panorama politico. Al congresso federale di Braunschweig circa il 70 per cento dei delegati ha votato a favore di una mozione che descrive Israele come un “progetto statale coloniale e razzista”. Un simile voto provoca disordini non solo all’interno del partito, ma anche nella società, dove l’odio contro gli ebrei continua ad aumentare.
Nell'acceso dibattito che ha accompagnato questa mozione si è potuto davvero respirare un clima di intimidazione. I membri filoebraici furono attaccati e minacciati, costringendo la delegazione sassone ad abbandonare anticipatamente la riunione per motivi di sicurezza. Un messaggio minaccioso alla delegazione della Turingia dà un’idea della gravità della situazione: “Non lasciate dormire la Turingia – sappiamo dove sono le loro stanze”. Tali incidenti gettano una luce significativa sulle correnti politiche all’interno dei giovani di sinistra e sollevano interrogativi sulla direzione futura del partito.
Critiche provenienti dalle nostre stesse file
Thomas Dudzak, rappresentante del gruppo filo-israeliano all’interno del partito, ha descritto la situazione come un “clima di paura”. Le sue preoccupazioni non sono infondate. Sempre più nuovi membri del partito si descrivono come “antisionisti”, il che viene percepito da molti come un “accaparramento di terre antisemita”. Il comitato esecutivo del partito ha ora convocato riunioni di crisi per rispondere agli sviluppi preoccupanti. Le possibili conseguenze vanno dai ricorsi fino al completo abbandono dell'organizzazione giovanile.
Il partito statale della Turingia ha preso chiaramente le distanze dalle posizioni antisemite e ha sottolineato che le critiche rivolte a Israele non devono portare a mettere in discussione il suo diritto di esistere. La segretaria generale della CDU Christina Stumpp, nella sua critica alla Sinistra, non vede di buon occhio questo sviluppo e chiede una chiara presa di distanza dalle attività antisemite.
La definizione di antisemitismo
Il Partito della Sinistra si è recentemente espresso a favore della Dichiarazione di Gerusalemme come nuova definizione di antisemitismo alla conferenza del partito a Chemnitz. Questa decisione è stata però criticata dal Consiglio centrale degli ebrei in Germania, il cui presidente, Josef Schuster, spiega che l'accettazione dimostra un “nucleo radicale del partito” che nasconde l'antisemitismo. Al contrario, è stata respinta la definizione di antisemitismo fornita dall’Alleanza internazionale per la memoria dell’Olocausto (IHRA), che viene considerata repressiva nonostante venga applicata in molti ambiti della vita pubblica in Germania.
Il commissario per l’antisemitismo Felix Klein si rammarica di questo allontanamento e descrive la definizione dell’IHRA come uno strumento prezioso nella lotta contro l’odio verso gli ebrei. Nonostante la difficile situazione del Partito della Sinistra, il suo leader Jan van Aken sottolinea che il diritto di Israele all'esistenza rimane parte del DNA del partito e che un'adeguata critica al governo israeliano non può essere definita antisemita.
Le condizioni sociali sono cambiate rapidamente. Dall’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023, il numero di crimini antisemiti in Germania è raddoppiato. Il Bundestag ha quindi approvato una risoluzione contro l'antisemitismo per contrastare il crescente odio.
Gli sviluppi attuali mostrano che il Partito della Sinistra è a un bivio. Resta da vedere cosa accadrà dopo per il partito. Una parola chiarificatrice sulla situazione avrebbe giovato non solo agli altri partiti, ma anche a molti cittadini preoccupati. È tempo di ritornare al dialogo rispettoso, per una società in cui l’antisemitismo non trova posto.