Scandalo Spahn: acquisti di mascherine al centro di un rapporto segreto!
L'ex segretario di Stato Sudhof sta indagando sugli accordi di mascherine di Jens Spahn durante la pandemia. Il rapporto incrimina Spahn, è necessaria la pubblicazione.

Scandalo Spahn: acquisti di mascherine al centro di un rapporto segreto!
Un vero e proprio thriller politico sull’approvvigionamento di mascherine durante la pandemia del coronavirus sta prendendo nuove svolte. L'ex segretaria di Stato Margaretha Sudhof ha preparato, su incarico dell'attuale ministro della Sanità Karl Lauterbach, un rapporto sugli affari controversi avvenuti in questo periodo turbolento. Si dice che per le mascherine siano stati spesi oltre 1,5 miliardi di euro e, secondo le accuse, Jens Spahn, ex ministro della Sanità (CDU), ha preso più di una volta decisioni discutibili. Tuttavia, i risultati dell’indagine, che dovranno essere presentati al Parlamento, contengono numerose oscurazioni, il che complica ulteriormente il chiarimento Giornale della Germania meridionale riportato.
Spahn non viene criticato solo per l’acquisto di mascherine. È accusato di aver aggiudicato senza bando di gara un grosso contratto a un'impresa logistica del suo paese d'origine, e di aver dovuto far fronte ad avvertimenti che ha ignorato. Un dettaglio spiacevole che pesa molto sull'ex ministro. Molte delle mascherine che aveva acquistato sono state infine distrutte e alcuni fornitori sono ancora in attesa di pagamenti. Forte ZDF Le aziende interessate stanno ora facendo causa a Spahn.
Il rapporto centrale e le sue conseguenze
Il rapporto di Margaretha Sudhof non si limita solo alle mascherine. Nell'elenco delle accuse figura anche l'acquisto di indumenti protettivi e disinfettanti. Secondo le informazioni di Mondo Il rapporto di 170 pagine è tenuto segreto dall’aprile 2025. Ciò potrebbe provocare gravi ondate politiche, perché i Verdi ne chiedono la pubblicazione immediata per chiarire i retroscena dello scandalo delle mascherine. La capogruppo parlamentare Britta Haßelmann definisce “scandaloso” l’acquisto delle mascherine e paragona le conseguenze finanziarie al disastro dei pedaggi automobilistici dell’ex ministro dei trasporti.
Inoltre, il rifiuto di pubblicare potrebbe avere conseguenze di vasta portata per Spahn. Se cerca di scusarsi con informazioni non confermate, gli esperti avvertono delle possibili conseguenze. Secondo i resoconti dei media, Spahn è caratterizzato da scarsa capacità di lavoro di squadra e testardaggine, il che dipinge il suo ruolo nella gestione delle crisi in una luce tutt'altro che piacevole. L'Unione stessa sostiene Spahn e descrive le critiche come motivate dalla politica dei partiti.
Ulteriori rischi di corso e di transazione
Al centro degli eventi anche il ministro federale dell’Interno e l’attuale ministra Nina Warken (CDU). Secondo le informazioni, la trasparenza soffre a causa del “diniego di accesso” al rapporto. Mentre la coalizione del semaforo insiste per ottenere chiarimenti, l’ombra della questione delle mascherine incombe attualmente sulle teste dei responsabili.
Cosa accadrà alle accuse che sono state visionate? La discussione politica sul silenzio del rapporto potrebbe fornire un contributo decisivo al chiarimento. Mentre l’opposizione avanza una chiara richiesta di pubblicazione, resta emozionante vedere come si svilupperà la situazione e se Spahn avrà tutte le risposte per sfuggire a questa fatale miseria.