Rehlinger e il manifesto della SPD: una disputa su pace e politica!

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La vicepresidente della SPD Anke Rehlinger parla di un controverso manifesto sulla politica estera e sul ruolo della Germania. Saperne di più.

SPD-Vizechefin Anke Rehlinger spricht über ein kontroverses Manifest zur Außenpolitik und die Rolle Deutschlands. Erfahren Sie mehr.
La vicepresidente della SPD Anke Rehlinger parla di un controverso manifesto sulla politica estera e sul ruolo della Germania. Saperne di più.

Rehlinger e il manifesto della SPD: una disputa su pace e politica!

Nei giorni scorsi un documento di sintesi in seno alla SPD ha suscitato entusiasmo e accesi dibattiti. Il manifesto, firmato da diversi politici della sinistra, spinge per un cambiamento di rotta nella politica estera e di sicurezza della Repubblica Federale. I firmatari chiedono, tra l'altro, colloqui diplomatici con la Russia e la sospensione dello stazionamento di nuovi missili a medio raggio americani in Germania. Considerando il prossimo congresso della SPD di fine giugno, è chiaro che le opinioni all'interno del partito sono molto divergenti.

La prima ministra del Saarland Anke Rehlinger e vicepresidente della SPD ha commentato le posizioni del manifesto dopo averne saputo il contenuto solo dopo la sua pubblicazione. Lei crede che un dibattito su pace e sicurezza sia essenziale e lo paragona ai discorsi che ebbero luogo negli anni '80, quando il movimento per la pace era molto attivo. Rehlinger riconosce che all'interno del partito ci sono opinioni diverse, anche se personalmente non è d'accordo con le posizioni del manifesto. "In Germania ci sono molte persone amanti della pace", afferma, sottolineando che tutti i membri del partito dovrebbero essere coinvolti nei dibattiti.

Parti della SPD chiedono un cambiamento nella politica estera

Il manifesto propone un graduale ritorno alle relazioni diplomatiche e un'intensificazione degli sforzi per la pace. È inoltre necessario che le forze armate dispongano di attrezzature difensive che forniscano protezione senza creare rischi aggiuntivi. Per i promotori è inoltre importante tenere conto delle esigenze del Sud del mondo, in particolare per quanto riguarda la protezione del clima. Una corsa agli armamenti dovrebbe essere evitata per non fare della Germania un bersaglio, spiega lo Stahl Mitte di deutschlandfunk.de.

Il leader dell'SPD Lars Klingbeil ha chiaramente preso le distanze dalle proposte del manifesto. Afferma che la Russia è responsabile delle sofferenze in Ucraina e che Vladimir Putin potrebbe porre fine immediatamente alla guerra, ma non lo fa. Klingbeil sottolinea che una svolta nel sostegno all'Ucraina non è in discussione. “Non c’è alternativa alla forza militare abbinata agli sforzi diplomatici”, aggiunge, e vede il documento non come un attacco personale, ma come parte della discussione all’interno del partito. Il ministro della Difesa Boris Pistorius critica le richieste definendole una “negazione della realtà” e avverte che Putin ha finora sabotato tutti gli sforzi diplomatici.

Cosa significa questo per la SPD?

Con il prossimo congresso del partito, che si terrà dal 27 al 29 giugno, la SPD dovrà affrontare la sfida di trovare un equilibrio tra le diverse correnti all'interno del partito. I promotori del manifesto, tra cui anche Rolf Mützenich e Ralf Stegner, vedono le loro rivendicazioni come un documento di discussione e non come un attacco al governo federale. Mirano a un’ampia discussione su una nuova politica estera e di sicurezza che tenga conto sia della sicurezza nazionale che delle sfide globali come il cambiamento climatico.

Resta da vedere come si posizionerà la SPD alla prossima conferenza del partito e se le diverse correnti del partito riusciranno a trovare un consenso. Come conclude Anke Rehlinger, questo congresso del partito potrebbe essere un'importante occasione per acquisire nuove forze e orientare le diverse opinioni in una direzione costruttiva.