Nuove rivelazioni: lo scandalo sul benessere degli animali a Halver scuote l’agricoltura!

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Nuove prove provenienti dall'organizzazione per i diritti degli animali ANINOVA incriminano un allevamento di maiali a Halver, nel Nord Reno-Westfalia. Condizioni scandalose scoperte dal 2016.

Neue Beweise der Tierrechtsorganisation ANINOVA belasten eine Schweinezucht in Halver, NRW. Skandalöse Zustände seit 2016 aufgedeckt.
Nuove prove provenienti dall'organizzazione per i diritti degli animali ANINOVA incriminano un allevamento di maiali a Halver, nel Nord Reno-Westfalia. Condizioni scandalose scoperte dal 2016.

Nuove rivelazioni: lo scandalo sul benessere degli animali a Halver scuote l’agricoltura!

L'organizzazione per la protezione degli animali ANINOVA ha pubblicato nuove, schiaccianti prove di abusi in un allevamento di suini a Halver, nel Nord Reno-Westfalia, gestito da un importante funzionario dell'azienda agricola. Il 30 ottobre 2025 numerosi media hanno riferito delle condizioni allarmanti che da anni regnano nella zootecnia. Il gestore dell'impianto non è solo amministratore delegato dell'Associazione degli agricoltori e dei viticoltori della Renania-Nassau e.V., ma è anche responsabile dell'associazione distrettuale di Ahrweiler.
Grazie al nuovo materiale video del 2024 e ai documenti di ispezione interna che documentano le lamentele esistenti dal 2016, è ora chiaro che da anni si registrano gravi carenze nell’allevamento degli animali. Le fotografie mostrano animali malati, feriti ed emaciati in stalle poco igieniche, il che attira l'attenzione del pubblico sulla tragedia della sofferenza degli animali.

Uno sguardo ai documenti interni di QS mostra che dal 2016 sono state riscontrate più volte violazioni. Carenze come la mancanza di materiale per l’impiego e il sovraffollamento nelle stalle erano già documentate già allora. Nel 2023 si sono verificati gravi difetti negli abbeveratoi, nell'illuminazione e nelle riserve idriche. I miglioramenti parziali, verificatisi solo nella primavera del 2024, sono arrivati ​​troppo tardi per gli animali colpiti. L’allevamento conta circa 440 scrofe e 2.300 suinetti e dal 2015 collabora con Westfleisch nell’ambito del programma “BestFerkel”. Anche se Westfleisch ha interrotto il rapporto di fornitura nel 2022, il processo rimane delicato perché l’azienda è ancora registrata come “QS bundler”.

Interesse e misure delle autorità

I video e i resoconti diffusi da ANINOVA hanno fatto scalpore. Con oltre 960.000 visualizzazioni su Instagram, l’accesa discussione sul benessere degli animali e sulla responsabilità dei consumatori ha guadagnato slancio. ANINOVA ha consegnato il nuovo materiale alla procura di Dortmund per le indagini. L'ufficio veterinario ha già più volte confermato le denunce dell'azienda. Il sistema QS ha reagito bloccando le operazioni a causa delle ripetute violazioni.
Le accuse sollevano inevitabilmente la questione di quanto rigorosamente vengano effettivamente applicate le leggi esistenti sulla protezione degli animali. Secondo il Tierschutzbund, gli animali sono definiti come loro simili che provano dolore e sofferenza. Tuttavia, ci sono carenze significative nella legislazione che portano a rimostranze tipiche come queste.

I sospetti di crudeltà sugli animali dovrebbero assolutamente essere presi sul serio. Ogni cittadino dovrebbe essere consapevole della protezione degli animali ed essere pronto a segnalare immediatamente eventuali lamentele. Gli esperti raccomandano di raccogliere prove come foto e dichiarazioni per proteggere gli animali da ulteriori sofferenze. Dovrebbe essere presentata quanto prima una segnalazione anche alle autorità competenti.

Sensibilizzare i consumatori e assumersi la responsabilità

In un momento in cui cresce la consapevolezza del benessere degli animali, ANINOVA invita i consumatori a evitare i prodotti animali e optare per alternative a base vegetale. Tutti hanno l'opportunità di esprimere la propria opinione attraverso decisioni di acquisto consapevoli. Resta da sperare che tali reclami non siano solo eccezioni una tantum, ma piuttosto forniscano le basi per cambiamenti di vasta portata nel settore.
Il triste quadro degli animali colpiti dall’ingiustizia dimostra che qui è necessario un ripensamento. La responsabilità per la protezione degli animali non dovrebbe spettare solo alle autorità, ma in una certa misura anche a ogni singolo consumatore.