Vaccino ambientale: il processo PFAS a Baden-Baden minaccia di intensificarsi!
Nella causa civile di Baden-Baden si sta negoziando il risarcimento dei danni nello scandalo ambientale PFAS - si attende una perizia.

Vaccino ambientale: il processo PFAS a Baden-Baden minaccia di intensificarsi!
Le cose si stanno muovendo nel contenzioso civile relativo allo scandalo ambientale PFAS. Un nuovo rapporto è disponibile e sarà presentato lunedì prossimo al tribunale regionale di Baden-Baden. Dopo una pausa di tre anni e mezzo, finalmente le cose stanno andando avanti dopo che un perito è stato respinto e i ritardi hanno avuto un impatto decisivo sul procedimento. Forte ROS Tuttavia non è prevista una decisione, bensì una data di annuncio annunciata.
La controversia verte su richieste di risarcimento danni per circa 6,5 milioni di euro che l'azienda di servizi pubblici Rastatt chiede ad un'impresa di compostaggio. La causa è stata intentata nel maggio 2019, dopo che si è saputo che dal 2006 al 2008 l'imprenditore aveva fornito terreni agricoli con fanghi cartacei adulterati con PFAS, detti anche PFC. Da allora, oltre 1.000 ettari di terreno coltivabile nella zona di Rastatt e Baden-Baden sono stati contaminati da queste sostanze nocive, che inquinano non solo la terra, ma anche le acque sotterranee da cui i servizi comunali ottengono l'acqua potabile.
PFAS in primo piano
Le sostanze alchiliche per- e polifluorurate, in breve PFAS, sono sostanze chimiche di lunga durata che vengono utilizzate, tra l'altro, nell'abbigliamento sportivo traspirante, nell'industria della carta e negli agenti estinguenti. Sfortunatamente, queste sostanze si diffondono rapidamente nel suolo e nell’acqua e difficilmente si decompongono, il che le rende un serio problema ambientale. Alcuni composti interrompono l’equilibrio ormonale e sono considerati cancerogeni, come avvertono le iniziative attente all’ambiente. Sebbene l’UE e la Germania abbiano già introdotto varie misure normative, l’entità della contaminazione da PFAS è spaventosa. Solo in Europa, nel 2023 è stata identificata una potenziale contaminazione in quasi 21.500 siti, con costi di bonifica stimati in circa 17 miliardi di dollari, secondo la consulenza legale Morgan Lewis informato.
Nella vertenza locale l'imprenditore addita altre possibili fonti di inquinamento e nega la propria responsabilità. Tuttavia le autorità comunali e il comune di Hügelsheim, che hanno chiesto 150.000 euro di risarcimento danni, hanno già raccolto le prove. La situazione è percepita come critica e dimostra quanto in Germania il principio “chi inquina paga” sia sempre più al centro dell’attenzione.
Corso e prospettive del processo
Nel corso del processo, l'avvocato ricorrente dell'azienda di servizi pubblici Rastatt, il dottor Dominik Greinacher, è stato percepito dai giudici come piacevolmente scettico. Le aziende comunali non solo hanno preteso i suddetti 6,5 milioni di euro, ma hanno anche assicurato la copertura di ulteriori costi futuri. Ciò è dovuto tra l’altro al fatto che nel corso degli anni l’inquinamento ha fatto aumentare i prezzi dell’acqua a Rastatt e nei dintorni.
Le prossime date del tribunale sono cruciali. Il 19 novembre dovrà presentarsi il ricorso dell'imprenditore del compost davanti al tribunale regionale superiore di Karlsruhe. I negoziati in corso dimostrano che la questione del PFAS continuerà a preoccupare i tribunali anche in futuro. Lo sviluppo di questo conflitto potrebbe aprire la strada a conflitti simili in altre regioni della Germania, che già devono far fronte all’avvelenamento dell’acqua e del suolo.
In definitiva, resta da vedere come andrà a finire questo processo. Una cosa è certa: lo scandalo PFAS non pone solo sfide legali, ma richiede anche un esame critico della tutela dell’ambiente e della sostenibilità nell’economia.