OLG Bamberg: La madre di Peggy perde in finale la causa per dolore e sofferenza
Nel caso Peggy, il tribunale regionale superiore di Bamberga ha respinto la richiesta di risarcimento del dolore e della sofferenza di sua madre, che aveva fatto causa per 15 anni di incertezza.

OLG Bamberg: La madre di Peggy perde in finale la causa per dolore e sofferenza
Un'amara battuta d'arresto per la madre di Peggy
In una tragica e lunga battaglia legale, la madre di Peggy, scomparsa nel 2001, non ha alcun diritto legale a un risarcimento da parte di un ex sospettato. Come il Giornale della Germania meridionale riferito, la camera civile del tribunale regionale superiore di Bamberga ha respinto la causa della madre il 10 luglio 2025. Il giudice ha confermato che non c'erano prove sufficienti che l'imputato avesse effettivamente portato il corpo di Peggy in una foresta nella zona della Turingia. Non è stato consentito il ricorso e il querelante non ha presentato tempestivamente ricorso alla Corte federale di giustizia.
La madre ha chiesto 75.000 euro, citando i 15 anni di incertezza e stress psicologico che ha sopportato mentre non sapeva dove si trovasse sua figlia. Ha chiesto 5.000 euro per ogni anno di incertezza. L'imputato ha dichiarato nel 2018 di aver ricevuto il corpo senza vita della ragazza alla fermata dell'autobus a Lichtenberg e di averlo poi portato nel bosco. Tuttavia, ha presto ritirato questa confessione parziale e ha dichiarato di aver subito pressioni da parte della polizia. La polizia ha negato vigorosamente queste accuse, il che ha aggiunto ulteriore tensione alla complessa indagine su questo tragico caso.
Il caso Peggy: un capitolo indimenticabile
Peggy, che all'epoca aveva nove anni, scomparve mentre tornava a casa da scuola il 7 maggio 2001. I suoi resti furono ritrovati solo nel 2016 nella zona di confine tra Baviera e Turingia. Il caso, considerato uno dei casi penali più famosi in Germania, rimase in gran parte irrisolto fino a quando non fu risolta la morte di Peggy. Nella prima ondata delle indagini, un uomo mentalmente disabile è stato condannato, ma è stato rilasciato nel corso di un nuovo processo nel 2014. La procura ha interrotto le indagini nel 2020 e da allora il caso è stato considerato un "cold case".
Il caso solleva ripetutamente interrogativi, non solo di natura giuridica. IL Statista sottolinea che i crimini contro la vita, come l'omicidio e l'omicidio colposo, costituiscono solo una piccola parte dei reati registrati in Germania, ma influenzano gran parte della percezione pubblica. Il caso di Peggy testimonia anche le sfide che il lavoro della polizia pone nel risolvere i crimini e nel trattare con le vittime e le loro famiglie.
Anche la situazione attuale in Germania mostra un calo generale dei reati pari all’1,7%, dovuto in gran parte al minor numero di reati legati alla cannabis. Tuttavia, il tasso di criminalità – soprattutto di natura sessuale – e le paure che ne derivano tra la popolazione rimangono elevati. Questi sviluppi gettano luce sulle circostanze e sulla situazione incerta in cui si trovano oggi molte persone, anche per quanto riguarda la risoluzione di casi irrisolti come quello di Peggy.
In sintesi, si può dire che la lotta per la giustizia e il chiarimento sul destino di Peggy continua a muovere le menti delle persone e noi come società dobbiamo continuamente chiederci come possiamo rendere giustizia sia alle vittime che ai sopravvissuti.