I controlli alle frontiere portano a catastrofici ingorghi nel tunnel Scharnitzer!

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L’aumento dei controlli alle frontiere causa enormi ingorghi nel tunnel Scharnitzer a Garmisch-Partenkirchen il 27 giugno 2025.

Verstärkte Grenzkontrollen verursachen am 27. Juni 2025, massive Staus am Scharnitzer Tunnel in Garmisch-Partenkirchen.
L’aumento dei controlli alle frontiere causa enormi ingorghi nel tunnel Scharnitzer a Garmisch-Partenkirchen il 27 giugno 2025.

I controlli alle frontiere portano a catastrofici ingorghi nel tunnel Scharnitzer!

Ingorgo al confine austro-tedesco: il 27 giugno 2025 il semaforo al portale sud del tunnel Scharnitzer diventa rosso. Ciò è dovuto ai maggiori controlli all'ingresso da parte della polizia federale, che vengono effettuati su istruzione del ministro federale degli interni Alexander Dobrindt (CSU). Le mutate condizioni hanno portato a enormi disagi al traffico che si estendono fino a Zirl e causano gravi ritardi soprattutto per chi ritorna dalle vacanze di Pentecoste bavarese. Il sindaco di Scharnitz Christian Ihrberger parla di "catastrofe", mentre la velocità ai posti di blocco viene ridotta a soli dieci chilometri orari.

La situazione è ulteriormente aggravata dalla chiusura del tunnel della tangenziale di Scharnitz, che in caso di ingorgo viene temporaneamente chiuso: il cosiddetto sgombero dei blocchi. "È una sfida seria per i nostri soccorritori, che devono essere rapidamente in città", sottolinea il sindaco Ihrberger, che ritiene limitate le sue possibilità di intervento e chiede urgentemente decisioni a livello più alto per far fronte al caos del traffico.

Percorsi alternativi e attento relax

Dai riscontri finora emerge che sempre più vacanzieri scelgono percorsi alternativi attraverso la valle di Leutasch per evitare gli ingorghi. Il sindaco Georgios Chrysochoidis di Leutasch vede il cambiamento, ma lo descrive come “evidente, ma non drammatico”. Tuttavia sono soprattutto gli ingorghi attorno al tunnel di Porta Claudia a provocare frustrazione tra gli automobilisti, poiché questa misura doveva essere una misura di sollievo.

Il dottor Rainer Scharf, portavoce della polizia federale di Rosenheim, difende i controlli e spiega che non è nell'interesse dell'agenzia creare ingorghi. L’obiettivo è piuttosto quello di frenare la criminalità legata al contrabbando. La discussione sull’aumento dei controlli alle frontiere non è nuova: i ministri degli Interni dell’UE hanno recentemente discusso di tali misure in Lussemburgo per garantire la sicurezza all’interno dell’Unione.

Sfondo dei controlli

I controlli alle frontiere interne sono già stati introdotti non solo in Germania, ma anche in altri Stati dell'UE come l'Austria e per considerazioni di politica di sicurezza. Di fronte alla crescente violenza e ai pericoli estremi, legati ad esempio ai conflitti nella Striscia di Gaza e in Israele, molti politici ritengono che sia necessario un controllo restrittivo. I ministri degli Interni dell’UE stanno discutendo la possibilità di espandere tali controlli in risposta a preoccupazioni di sicurezza, con le condizioni stabilite nel codice frontiere Schengen. Queste misure possono essere implementate a breve termine e su base temporanea per rispondere adeguatamente a possibili minacce, influenzando temporaneamente i viaggi nei paesi vicini.

Per i viaggiatori rimasti bloccati nel traffico per questo motivo resta solo da vedere se la situazione alla frontiera si allenterà nei prossimi giorni e quali misure prenderanno i responsabili per risolvere i problemi del traffico a lungo termine.

Per ulteriori informazioni e sviluppi attuali è possibile leggere il reportage da Mercurio, tz così come da bpb tieni d'occhio.