Merz difende l’elevato debito per nuovi posti di lavoro e infrastrutture!
Friedrich Merz difende l’elevato debito pubblico nel dibattito sul bilancio 2025 e sostiene gli investimenti in Germania.

Merz difende l’elevato debito per nuovi posti di lavoro e infrastrutture!
Nel primo dibattito generale sul bilancio sotto la guida del cancelliere Friedrich Merz, svoltosi al Bundestag il 9 luglio 2025, l'elevato debito della Confederazione è stato al centro delle discussioni. Merz ha difeso le controverse decisioni finanziarie con l'obiettivo di preservare i posti di lavoro e crearne di nuovi. Oltre a rispondere alle obiezioni dell'opposizione, ha dovuto anche far fronte alle critiche per l'andamento stagnante del mercato. Forte FAZ il Cancelliere ha ribadito che non fare nulla non è un’alternativa migliore e ha alzato la voce per investimenti significativi da realizzare con il Bilancio 2026.
Un grosso problema è stata anche l’imposta non ridotta sull’elettricità per le economie domestiche, che Merz ha difeso nonostante le massicce critiche di Verdi, AfD e Sinistra. Ieri Salice Weidel, capogruppo parlamentare dell’AfD, ha definito la coalizione rosso-nera “la fase finale di un governo in frantumi” e ha accusato Merz di mancanza di capacità di agire. Ha respinto le accuse e le ha descritte come “denigrazione generale e indifferenziata”.
Bilancio e assunzione del debito
Nell'ambito del suo discorso sul bilancio, Merz ha annunciato che verrà utilizzato un fondo speciale di 500 miliardi di euro per rafforzare le infrastrutture e sostenere la protezione del clima. Queste misure si basano sulla possibilità di contrarre nuovo debito fino a un certo limite nell’ambito del freno all’indebitamento, ritenuto necessario anche per consentire investimenti orientati al futuro. Forte bpb Il freno all’indebitamento, ancorato nella Legge fondamentale dal 2009, viene spesso utilizzato come arma argomentativa nel discorso politico e viene spesso criticato perché potrebbe rallentare gli investimenti.
Nonostante l'elevato debito, Merz ha ribadito che per stabilizzare la situazione finanziaria sono necessari risparmi e riforme strutturali. Ha anche sottolineato che, sebbene il governo federale abbia dovuto indebitarsi per portare avanti progetti importanti, è necessario gestirlo in modo responsabile. A questo proposito c’è stato anche uno scambio con Federality, di cui si è spesso parlato in questi mesi.
Le reazioni dell'opposizione
Le voci contrarie dell'opposizione non hanno tardato ad arrivare. La leader dei Verdi Katharina Dröge ha criticato aspramente Merz e lo ha accusato di “dichiarare bancarotta” in materia di protezione del clima. Anche la SPD si è espressa: il capogruppo parlamentare Matthias Miersch ha chiesto la messa al bando dell'AfD, anche se l'Unione non vede una maggioranza favorevole a tale procedura. Merz, invece, ha sostenuto la dura strada della SPD verso l'immigrazione e sta progettando ulteriori riforme con i soldi dei cittadini, che saranno messe all'ordine del giorno in autunno.
Il dibattito generale non è solo un dibattito sui numeri, ma rappresenta piuttosto un’ampia gamma di temi e sfide per il governo federale. Secondo Merz il sostegno economico sembra migliorare, ma i giochi di Stato e le accuse da entrambe le parti promettono ancora molto materiale di discussione.
Quindi lo sguardo al futuro nei prossimi mesi è guardato con entusiasmo, mentre resta la domanda su come Merz e il suo team supereranno le sfide urgenti.