Il Saarland punta sulla videosorveglianza: stop allo smaltimento illegale dei rifiuti!

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Il Saarland sta pianificando la videosorveglianza sui contenitori della spazzatura per combattere lo smaltimento illegale dei rifiuti e ridurre gli atti vandalici.

Der Saarland plant Videoüberwachung an Müllcontainern, um illegale Abfallentsorgung zu bekämpfen und Vandalismus zu reduzieren.
Il Saarland sta pianificando la videosorveglianza sui contenitori della spazzatura per combattere lo smaltimento illegale dei rifiuti e ridurre gli atti vandalici.

Il Saarland punta sulla videosorveglianza: stop allo smaltimento illegale dei rifiuti!

Il Parlamento regionale del Saarland ha approvato in prima lettura una legge sulla videosorveglianza dei contenitori dei rifiuti con l'obiettivo di contrastare il crescente smaltimento illegale dei rifiuti. Questo riporta Heis in linea. Il ministro dell'Ambiente Petra Berg (SPD) ha definito il problema degli scarichi illegali una preoccupazione sociale e vede nella nuova regolamentazione un passo importante nella lotta contro gli atti vandalici e l'inquinamento ambientale. L’obiettivo è migliorare la qualità della vita nelle città e nelle comunità.

Un progetto pilota di accompagnamento scientifico metterà alla prova l'uso della videosorveglianza. Bisognerebbe inoltre verificare se esistono “effetti di spostamento”, vale a dire se le aziende di smaltimento dei rifiuti si spostano in luoghi non videosorvegliati. Importante da sapere: le registrazioni video devono essere cancellate al massimo dopo 72 ore se non sono più necessarie per raggiungere l'obiettivo desiderato.

La vita quotidiana nel Saarland

Lo scarico illegale dei rifiuti non è un problema solo nel Saarland. Causano anche costi elevati per la rimozione altrove. Forte Avvisi sulla privacy Le città e i comuni utilizzano vari mezzi per affrontare il problema dei rifiuti. Ciò include detective della spazzatura e portali di segnalazione dei difetti.

Nella Renania-Palatinato, ad esempio, si sono già svolte discussioni sulla protezione dei dati sulla videosorveglianza dei contenitori di vetro, sebbene un piano corrispondente sia fallito nel 2023 a causa del veto del commissario statale per la protezione dei dati. Lì l'operazione è stata vista come una minaccia ai diritti di cittadini innocenti. Un anno dopo, tuttavia, la città di Ludwigshafen ha concordato un approccio rispettoso della protezione dei dati per combattere lo scarico illegale di rifiuti. La valutazione di questo progetto pilota è ancora in sospeso.

Esperienze da altre città

Un esempio di Garbsen vicino ad Hannover mostra che lì in un punto di raccolta di riciclaggio è già stata installata una videosorveglianza in tempo reale per documentare i casi regolari di smaltimento illegale dei rifiuti. Qui venivano scaricati illegalmente frigoriferi, pneumatici e persino cibo. In questo caso le ragioni di protezione dei dati sono state superate a favore della sicurezza, e la sorveglianza è controllata in tempo reale dai dipendenti comunali. I trasgressori dei rifiuti vengono addirittura interpellati tramite altoparlanti. Misure simili sono previste in altri comuni della Bassa Sassonia.

Tuttavia, la videosorveglianza è una questione delicata. Esistono requisiti e regolamenti severi e molti comuni devono dimostrare di aver esaurito i mezzi più indulgenti prima di poter ricorrere a tali misure. Per tutelare la sfera privata e sociale dei cittadini occorre tenere conto anche delle tecniche di protezione dei dati quali l'identificazione personale e la registrazione di immagini diverse.

Alla luce di questi sviluppi nel Saarland e altrove, resta da vedere come verranno attuate nella pratica le misure previste per combattere lo smaltimento illegale dei rifiuti e se avranno l'effetto desiderato.